VINTI
Anche per il popolare sito di social networking la guerra arabo-israeliana può diventare un terreno insidioso. Come nel caso di alcuni ebrei insediati in Cisgiordania e che Facebook ha ‘erroneamente’ catalogato come residenti in Palestina.
I diretti interessati, che non riconoscono la Palestina come Stato autonomo, hanno subito espresso il loro disappunto con Facebook per l’errore anagrafico, accusandolo pubblicamente di avere posizioni filopalestinesi e antisemite, come anche di perseguire fini politici.
Pronte anche le risposte degli iscritti palestinesi che minacciano di abbandonare in massa Facebook se non dimostrerà fermezza nella situazione e, soprattutto, se non riconoscerà la Palestina come nazione.