VINTI
Non c’è solo la Cina a tenere alta la bandiera della censura su internet. Le maglie dei divieti si sono ristrette in tutto il mondo e le tecniche di oscuramento dei siti si sono moltiplicate.
Questo il resoconto di una ricerca del Citizen Lab di Toronto, centro di ricerca all’avanguardia nel monitoraggio del fenomeno online, raccogliendo dati sul livello di censura in 71 paesi durante il 2007.
I dati, con la collaborazione delle Università di Toronto, Harvard, Oxford e Cambridge, ci mostrano una crescita esponenziale sia nei numeri che nelle tecniche in più della metà dei paesi monitorati. Tra gli Stati più censori troviamo la Cina, la Birmania, il Vietnam, la Tunisia, l’Iran e la Siria, ma anche paesi occidentali – come Stati Uniti, Gran Bretagna, Norvegia, Danimarca e Canada – occupano posizioni alte in classifica .