VINTI
Un quinto delle imprese di piccole e medie europee ritiene che non vi siano rischi dall’uso di software senza licenza, e poco meno di nove imprese su 10 si rende conto che l’uso di software illegale le rende più vulnerabili ai virus. E’ quanto emerge da un’indagine condotta a livello europeo da GfK NOP, su commissione di Business Software Alliance, organizzazione internazionale che rappresenta i produttori di software ed è impegnata contro la pirateria informatica. Dallo studio emerge che la “violazione dei copyright sul software” è considerata dalle imprese la voce meno importante tra i rischi legati all’uso di software illegale. I rischi più comunemente citati derivanti dall’uso di software privo di licenza sono stati i “procedimenti giudiziari” (23%) e le “sanzioni pecuniarie” (21%). Nel corso del 2006 le PMI italiane scoperte a usare software illegale sono incorse in sanzioni del valore medio di circa 42.000 euro, ma la cifra più alta è stata di ben 1.200.000 euro.