VINTI
Vincent Poppiti, Special Master (Magistrato Straordinario) del tribunale del distretto del Delaware, ha dichiarato che Intel deve produrre la documentazione relativa alle operazioni di commercio estero richieste nei mesi scorsi e ritenute illecite da AMD. “Siamo incoraggiati dal fatto che il Magistrato Straordinario ha riconosciuto l’importanza dell’ottenimento di ogni prova della cattiva condotta di Intel, a prescindere dove questa sia occorsa, per dimostrare l’impatto avuto sugli affari interni ed esteri di AMD“, ha dichiarato il portavoce di AMD, Michael Silverman. Intel si è sempre rifiutata di presentare tale documentazione e, lo scorso maggio, ha presentato una richiesta di respingimento, sostenendo che non compete alla corte americana legiferare su presunte azioni avvenute al di fuori del mercato americano. La richiesta di Intel è stata accolta lo scorso settembre dal giudice Joseph Farnan. Ora i legali di Intel devono valutare la disposizione di Poppiti prima che essa venga portata dinnanzi al giudice per la valutazione, che avverrà il prossimo 12 gennaio. La battaglia fra AMD e Intel è iniziata nel 2005, quando AMD ha presentato un ricorso, presso la corte distrettuale del Delaware, contro Intel relativo alla violazione sulle leggi antitrust. AMD sostiene che Intel ha mantenuto il monopolio nel mercato dei microprocessori x86 e avrebbe tentato di impedire a 38 aziende rapporti commerciali con AMD. Intel, secondo quanto sostenuto da AMD, avrebbe applicato degli sconti ai clienti qualora avessero ridotto gli acquisti di chip prodotti da altre società.