HP – Gli azionisti denunciano alcuni manager di insider trading

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VINTI

Non finiscono mai i guai per i vertici della società statunitense. Dopo lo scandalo intercettazioni – che ha causato le dimissioni di Patricia Dunn, ex Chairman della società, e del consigliere d’amministrazione George Keyworthe e che ha coinvolto anche Mark Hurd, l’attuale Chief Executive Officer e Chairman di HP – ora anche le accuse di ora insider trading. Secondo l’agenzia di stampa statunitense, Associated Press, nella causa legale intentata dagli azionisti a HP, sarebbe emerso che Mark Hurd e altri 7 manager si sono indebitamente arricchiti vendendo 41,3 milioni di azioni della società due settimane prima che scoppiasse lo scandalo delle intercettazione illegali. Negli Stati Uniti non esiste una norma federale generale che vieti in modo diretto la pratica dell’insider trading. La possibilità di perseguire questo tipo di transazioni derivare dall’interpretazione che è stata data dalla Corte Suprema alla “Sezione 10(b)” del Securities Exchange Act del 1934 e alla “Regola 10b-5” della SEC recante norme in materia di frodi relative alla compravendita di valori mobiliari. Negli Stati Uniti la pratica di insider trading è stata considerata legale fino agli anni ’60.

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