VINTI
La Corea del Nord, secondo una lista pubblicata dall’associazione per la difesa della libertà della stampa, Reporter senza frontiere (Rsf), in occasione delle “24 ore contro la censura su Internet” – “cybermanifestazione” internazionale che organizzata per oggi e domani – è il Paese più “nemico di Internet“. Il governo della Corea del Nord ha avviato diverse politiche repressive e di censura della rete. In Corea del Nord, infatti, solo ad alcuni funzionari è permesso accedere alla rete usando i collegamenti affittati dalla Cina. I giornalisti dissidenti, che si sono rifugiati nella Corea del Sud cercano tramite la rete di far conoscere al mondo – particolarmente sul www.dailynk.com – la realtà coreana. Nella lista stilata da RSF sono indicati altri 12 Paesi considerati i maggiori “nemici di Internet”. Oltre alla Corea del Nord nella lista troviamo la Bielorussia, la Birmania, la Siria, la Tunisia, il Turkmenistan, il Vietnam, l’Arabia Saudita, Cuba, Egitto, Iran, Turkmenistan e Uzbekistan. Rispetto allo scorso anno nella lista di RSF non sono più presenti la Libia, le Maldive e il Nepal. Questi tre Paesi non vengono più considerati “nemici di Internet”, in quanto l’associazione ha potuto constatare, in seguito a una missione, che qui “Internet non è più censurato” e nel corso del 2006 nessun “cyberdissidente” è stato incarcerato.
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