INTEL – Anche Microsoft scende in campo nella causa antitrust intentata da AMD

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VINTI

Dopo Skype, anche la società di Bill Gates è chiamata in causa da Advanced Micro Devices Inc. (AMD) nel contenzioso legale antitrust contro Intel. AMD, che lo scorso giugno ha presentato un ricorso presso la corte distrettuale del Delaware, accusa Intel di aver mantenuto il monopolio nel mercato dei microprocessori x86 e di aver tentato di impedire a 38 aziende di instaurare rapporti commerciali con AMD. Intel, secondo quanto sostenuto da Advanced Micro Devices, avrebbe applicato degli sconti ai clienti qualora avessero ridotto gli acquisti di chip prodotti da altre società. Intel, quindi, tramite queste misure avrebbe impedito l’acquisto dei prodotti della AMD, costringendo le società a preferire i propri. Ricordiamo che da diversi anni i rapporti fra Intel e AMD sono tesi. L’Advanced Micro Devices da tempo, infatti, sostiene che Intel utilizzi il suo peso nel campo dei processori per escludere la concorrenza. Come è noto AMD ha accusato Intel di concorrenza sleale anche davanti alla Fair Trade Commission of Japan (JFTC), autorità antitrust giapponese. La JFTC, nel marzo del 2005, ha stabilito tramite un’ordinanza che la divisione giapponese di Intel dovesse mettere fine alla vendita di microprocessori utilizzando pratiche anticoncorrenziali quali l’offerta di incentivi ai clienti che in cambio si impegnano a non acquistare microprocessori dai suoi rivali come Advanced Micro Devices e Transmeta. Intel, al momento ha cambiato le sue politiche di prezzo solo in Giappone.

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