VINTI
La radiotelevisione spagnola ha annunciato l’intenzione di ridurre del 39% la propria forza lavoro pari a 3.133 persone. Radio Televisión Española (RTVE) intende avviare pensionamenti anticipati e incentivi negoziati con i rappresentanti dei lavoratori. Immediata la reazione di Unión General de Trabajadores (Ugt) e Confederación Sindical de Comisiones Obreras (Ccoo), sindacati spagnoli, che hanno respinto i tagli ricordando alla società che in Parlamento è fermo un progetto di legge che, una volta approvato, trasformerà Rtve in una corporation, controllata dallo Stato ma con autonomia di gestione. Come è noto RTVE, che è il più importante gruppo in Spagna, è finanziato da fondi pubblici e dalla pubblicità. I suoi finanziamenti vengono principalmente da sovvenzioni statali, in quanto il canone è stato abolito poco dopo la fondazione. Del gruppo spagnolo fanno parte: Televisión Española (TVE), televisione spagnola che diffonde due reti (La Primera, di carattere generalista, e La 2, improntata su cultura e regioni); il canale internazionale TVE Internacional (TVEI); i due canali tematici TVE 24H e TVE Temática (TVET) e la radio nazionale spagnola Radio Nacional de España (RNE). Dal gruppo sono anche controllate Instituto Oficial de Radio y Televisión (IORTV), Istituto Ufficiale di Radio e TV, e l’Orquesta Sinfónica y Coro de RTVE (Orchestra Sinfonica e Coro della RTVE). Ricordiamo che lo scorso giugno RTVE è stata oggetto di un’importante riforma che l’ha “liberata” dal controllo dei partiti dandogli la possibilità di nominare il consiglio di amministrazione e di ridefinire sia i programmi tv che i finanziamenti. Attualmente RTVE ha un indebitamento pari a quasi 7 miliardi di euro.