VINTI
Il Tribunale di Darmstadt ha respinto l’istanza, presentata dall’ex monopolista tedesco, che chiedeva “di rendere efficace con procedimento d’urgenza la fusione per incorporazione della controllata T-Online International“, nonostante le querele presentate nei mesi scorsi da numerosi azionisti privati, che ritenevano l’offerta di DT non vantaggiosa. Ora, in base a quanto deciso dal Tribunale la fusione per incorporazione sarà possibile solo dopo che le parti avranno raggiunto un accordo. Deutsche Telekom il 9 novembre 2004 ha firmato un accordo di massima per acquistare le azioni di T-Online International che non possiede, prendendone il pieno controllo e, quindi, rafforzare la propria posizione sul mercato della banda larga. DT ha offerto 8,99 per azione. L’offerta è stata ritenuta dagli azionisti privati di T-Online inferiore al reale valore della società e inferiore al prezzo di collocamento fissato da DT (27 euro a titolo) nel 2000 quando aveva collocato in Borsa il 26.1% di T-Online. Anche il cda di T-Online aveva giudicato che l’opa lanciata da Deutsche Telekom su T-Online era nettamente inferiore al reale valore di T-Online e suggerito agli azionisti di valutare anche la vendita dei titoli sul mercato.