VINTI
La società statunitense nella “Top 500 List”, la classifica dei primi 500 supercomputer più potenti che viene redatta da un gruppo di tre ricercatori universitari in Germania e negli Stati Uniti, è scesa a 131 calcolatori nella lista con una quota del 13% dal 34% del novembre scorso. Il primo supercomputer prodotto da HP che troviamo nella lista è l’ASCI Q – AlphaServer SC45, 1.25 GHz / 8192 che si piazza in dodicesima posizione. Al primo posto della Top 500 List si piazza IBM, che ha rafforzato la sua leadership sul mercato dei supercomputer, oggi può vantare 259 o il 51,8% dei primi 500 supercomputer mondiali e anche il computer più veloce del mondo: l’IBM Blue Gene/L, che gestisce 136.800 miliardi di calcoli al secondo e opera nei laboratori Lawrence Livermore in California per simulare test di sicurezza sulle armi nucleari condotti dal governo Usa. Ricordiamo che per la prima volta da quando è stata pubblicata la “Top 500 List” nel 1993, oggi tutti i 500 computer nell’elenco sono in grado di effettuare mille miliardi di calcoli al secondo. Vengono utilizzati in molti campi, dallo studio dei geni alle simulazioni atmosferiche alle applicazioni per la Difesa.