VINTI
Ad Scheepbouwer, CEO dell’ex monopolista olandese, e Marcel Smits, CFO di KPN, hanno presentato alla comunità finanziaria i risultati relativi al primo trimestre 2005. Nel periodo in esame, KPN Telecom ha registrato un calo dell’utile netto di 274 milioni di euro (0,12 euro per azione), in calo del 33% rispetto ai 410 milioni di euro (0,17 euro per titolo) archiviati nello stesso periodo dello scorso anno e leggermente inferiore alle attese medie degli analisti che avevano previsto un utile di 280 milioni di euro. L’utile operativo si è attestato a 516 milioni di euro in calo del 23.6% rispetto ai 675 milioni di euro dell’anno precedente, mentre l’EBITDA è sceso a 1,094 dai 1,229 milioni di euro. In calo anche le vendite (-1.8%) a 2,89 dai 2,94 miliardi di euro riportati nel primo trimestre 2004, invece le spese d’esercizio sono salite del 4,6% a 2,37 da 2,26 miliardi di euro. Sui dati trimestrali di KPN Telecom hanno pesato gli elevati costi di marketing ed il taglio dei prezzi, deciso per le pressioni delle autorità competenti. L’operatore olandese, oltre a presentare i dati trimestrali, ha anche annunciato che nel corso del 2005 procederà al riacquisto di azioni proprie per un controvalore di 565 milioni di euro e che procederà alla ristrutturazione della propria divisione di telefonia mobile, KPN Mobile.
