VINTI
L’Isp sardo è stato condannato da un Tribunale belga per non aver impedito il file-sharing dei suoi utenti. Tiscali era stato accusata dalla Socieété des Auteurs Belges-Belgische Auteurs Maatschappij (SABAM), società di gestione dei diritti d’autore del Belgio uguale alla nostra SIAE, di aver fatto usare in maniera illegale il Peer-To-Peer. Secondo la SABAM, Tiscali era a conoscenza degli abusi attuati dai propri utenti e non ha mai fatto niente per impedire le violazioni, anzi, sempre secondo la SABAM, ne avrebbe perfino tratto profitto, visto che i suoi clienti in Belgio sono aumentati dopo l’affermarsi del P2P. La Corte belga ha imposto a Tiscali di staccare dalla rete i propri utenti quando questi violino il diritto d’autore scambiandosi illegalmente opere protette e di bloccare a tutti i propri utenti l’accesso a siti che offrono programmi di condivisione peer-to-peer. Tiscali, quindi secondo quanto deciso dai giudici, deve assumersi la responsabilità di quello che i suoi utenti combinano in rete. Ricordiamo che ieri Tiscali ha annunciato di aver raggiunto un accordo per la cessione della propria controllata belga, Tiscali N.V. a Scarlet Belgie Holding B.V. per 19 milioni di euro che verranno corrisposti per cassa. L’operazione ora deve essere approvata dalla autorità belga per la concorrenza.