TELECOM ITALIA – Multata dall’Antitrust presenta ricorso

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VINTI

L’Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha inflitto al Gruppo italiano una delle più alte sanzioni che una società abbia mai ricevuto in Italia. Telecom Italia dovrà pagare 152 milioni di euro per abuso di posizione dominante sui servizi di rete fissa all’utenza affari. Secondo l’Antitrust, Telecom Italia con il proprio comportamento ha “escluso i concorrenti da questo segmento di mercato“. La reazione di Telecom Italia è stata immediata. L’ex-monopolista, che non vuole rassegnarsi ad essere “ex”, ha deciso di ricorrere al ricorrerà al Tar del Lazio, come prevede la legge, per chiedere l’annullamento del provvedimento. “Certa della legittimità dei comportamenti tenuti e convinta della infondatezza della decisione adottata dall’Antitrust, Telecom Italia ricorrerà al TAR per chiedere l’annullamento del provvedimento“, si legge in una nota diffusa dal gruppo. “La decisione dell’Autorità – continua la nota – punisce di fatto la posizione di forza che Telecom Italia ha mantenuto, conquistandola giorno per giorno sul mercato, anziché il supposto sfruttamento illegittimo della stessa e vieta, in modo immotivato e in danno del mercato, il compimento di atti concorrenziali. In particolare, tale decisione limita gravemente la possibilità di Telecom Italia di partecipare a gare pubbliche danneggiando gli utilizzatori finali dei servizi di telecomunicazioni“. Secondo Telecom Italia, l’Antitrust con la sua decisione non ha tenuto conto “degli impegni presi da Telecom Italia, in buona parte già operativi a partire dal gennaio 2005, per accelerare ulteriormente il processo di liberalizzazione“.

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