VINTI
Il secondo gruppo di tlc italiano, controllato da Enel (73,4%) e France Télécom (26,6%) è finito nel mirino dell’Ue. La Commissione europea vuole verificare se Wind abbia potuto offrire servizi a prezzi inferiori a quelli degli altri gestori, grazie ai presunti aiuti dello Stato italiano, 1,3 miliardi di euro, concessi al gestore telefonico attraverso Enel.