VINTI
Ipse, il quarto gestore UMTS italiano, ha chiesto al Ministero delle Comunicazioni di poter riconsegnare i 5 megaherz di frequenze aggiuntive, per le quali versa 820 milioni di euro l’anno. Prima di prendere una qualunque decisione si dovrà stabilire se la sospensione dei pagamenti è compatibile con i vincoli contabili dello Stato. Nel frattempo l’Unione europea sta vagliando la possibilità di trasformare Ipse in un operatore mobile virtuale sulle reti degli altri operatori.