VINCITORI
I ricercatori italiani si aggiudicano la gran parte delle borse di studio messe a disposizione dell’Unione europea per quest’anno. Su un totale di 312, ben 46 vanno agli italiani, il secondo gruppo più nutrito dopo i tedeschi (48).
Il Consiglio europeo della ricerca (Cer) ha infatti pubblicato i dati relativi al primo concorso per borse di studio di consolidamento, per un totale di 575 milioni di euro.
Gli altri gruppi di ricercatori più numerosi, a cui sono state assegnate le borse di studio, sono francesi (33), britannici (31) e olandesi (27).
In media, ogni assegno è di circa 1,84 milioni di euro, ma alcuni sono arrivati fino a 2,8 milioni. I progetti di ricerca vanno dallo studio dei vulcani alle ipotesi avanzate sulla materia oscura, dalla teoria gravitazionale alla genetica, dai circuiti cerebrali ai cambiamenti climatici.
Gli studiosi potranno lavorare presso i principali istituti di ricerca europei di Regno Unito (62), Germania (43) e Francia (42), ma potranno essere ospitati anche da altri centri in Svizzera, Spagna, Italia, Israele, Belgio, Svezia, Austria, Danimarca, Finlandia, Portogallo, Grecia, Ungheria, Irlanda, Turchia, Cipro, Repubblica ceca e Norvegia.