VINCITORI
Un tribunale di New York ha stabilito che Google Books può continuare a digitalizzare i libri di tutto il mondo rendendoli, in parte, disponibili anche online. Una sentenza che al momento mette un po’ di ordine nella questione della digitalizzazione di opere letterarie protette da copyright.
Esulta Larry Page dal suo ufficio si Mountain View: “La digitalizzazione dei libri porta benefici a tutta la società“. Se è vero che qualche tempo fa un accordo è stato trovato con gli editori e gli autori americani, non è altrettanto vero per quelli d’oltre oceano, in Europa e nel resto del mondo.
Si dice che è stata fatta chiarezza, ma piuttosto vaga e sicuramente la giustizia dovrà ritornarci sopra, nonostante le buone parole di Big G. Una grande opera per la costruzione di una library universale, che al momento contiene oltre 20 milioni di libri, contro cui si erano scagliate un po’ tutte le associazioni editoriali americane e di altri Paesi, preoccupate della conseguente abnorme violazione del diritto d’autore.
Solo per citarne una, memorabile è stata la causa contro Google portata avanti da The Authors Guild, associazione non profit americana che riunisce oltre 8.000 autori ed editori.