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ICT: un software contro false informazioni sui vaccini

VINCITORI

La questione se vaccinare o meno il proprio figlio ha trovato su Facebook terreno fertile per uno scontro più ideologico che scientifico. La discussione trova continuamente modo di alimentarsi anche grazie alle testimonianze di ricercatori, più o meno riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale, e di politici, non ultimi alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, che se da una parte consentono di aprire discussioni su misure alternative per la cura di alcuni tipi di malattie, dall’altra spesso generano più confusione che certezza.

 

La rivista Lancet Infectious Diseases ha riportato la scoperta di un gruppo di ricercatori britannici, guidato da Heidi Larson, della London School of Hygiene and Tropical Medicine, secondo cui basterebbe un semplice software per identificare messaggi errati e per programmare eventuali campagne informative. Un sistema informatico che ci metta al riparo dalle ‘bufale’ del web e dalla pura propaganda aziendale e politica, che non mira ad altro che al semplice profitto e al controllo del consenso.

 

Il software deriva da HealthMap, un programma usato per identificare focolai di malattie tramite le notizie in circolazione sul Web e che è sperimentato tra maggio 2011 e aprile 2012. Delle oltre 10.000 notizie e commenti trovati, il 69% era favorevole o neutro rispetto ai vaccini, mentre il 31% era negativo. La mancata profilassi contro determinate malattie può determinare il riemergere di pericolosi focolai, anche in Paesi sviluppati come quelli europei, hanno avvertito dalla Gran Bretagna.

 

Un esempio dei pericoli della disinformazione online è dato da quanto sta accadendo in Nigeria, dove il boicottaggio del vaccino antipolio ha portato ad un ritorno della malattia che, a quanto dice l’articolo, si è diffusa anche ai Paesi limitrofi.

 

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