VINCITORI
La Città di Milano ha annunciato la creazione di un fondo economico per la realizzazione di campagne informative e di prevenzione contro i reati informatici. L’iniziativa è stata presentata stamane, in occasione della tavola rotonda “Crimine informatico vittime processo penale“, presso l’Aula Magna del Tribunale di Milano, e dispone che le somme risarcitorie, che devono essere versate dai criminali agli utenti danneggiati, andranno a finire in un fondo comune.
A presentare il nuovo progetto contro il cyber -crime, c’erano il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, l’assessore alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano Edmondo Bruti Liberati.
L’istituzione del fondo fa seguito a un percorso di collaborazione tra l’assessorato al Lavoro e Sviluppo economico del Comune di Milano e la Procura della Repubblica, che ha visto le due istituzioni impegnate in un progetto di formazione per operatori della giustizia rispetto ai reati informatici. Il progetto, che ha coinvolto circa 400 persone tra Polizia giudiziaria, Polizia locale, personale della Procura, si è svolto tramite lezioni in aula e attraverso moduli di formazione a distanza su piattaforma informatica messa a disposizione dal Comune di Milano.
Accanto alla definizione del fondo e del suo utilizzo, l’accordo tra Comune e Procura prevede anche la realizzazione di materiale informativo da pubblicare sul sito internet del Comune di Milano inerente i reati informatici più vicini alla popolazione cittadina come il furto d’identità, le truffe online, la diffamazione, lo stalking, sino al cyberbullismo e alla pedopornografia.
Secondo i dati resi noti dalla Procura della Repubblica di Milano, attraverso il Bilancio sociale 2011/2012, tra gennaio e luglio 2012 i procedimenti iscritti sono stati 501 verso soggetti noti e ben 2.414 verso ignoti. Il numero dei reati informatici inoltre risulta in costante aumento, e la qualità delle aggressioni informatiche è ugualmente in crescita. Nello specifico sono stati rilevati 69 dialer, 76 furti d’identità, 153 violazioni di account, 49 accessi abusivi ad e mail, 903 truffe per acquisti on line, 768 bonifici o ricariche disconosciute, 510 usi abusivi di carte di credito e 83 per diffamazione, per un totale di oltre 2.500 procedimenti.
Per comprendere la portata del fenomeno basti pensare che nell’ultima indagine milanese svolta relativamente al reato di phishing (truffa via internet attraverso la quale un aggressore cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali sensibili), il danno per circa 600 correntisti è stato stimato in circa 330mila euro.