VINCITORI
Rivedere la spesa pubblica in termini di tagli e lotta agli sprechi. Questo il nuovo obiettivo fissato dal Governo Monti che, attraverso lo strumento della ‘spending review‘, ha tutta l’intenzione di intervenire sul tema in maniera veloce ed efficace. Razionalizzazione e contenimento dei costi sono infatti due processi fondamentali per garantire il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, l’ammodernamento dello Stato e il rilancio il circuito economico.
A chiederlo sono stati gli stessi cittadini che nelle oltre 95 mila email inviate a Palazzo Chigi hanno evidenziato alcuni punti salienti su cui converrebbe porre l’attenzione: sanità, enti locali, auto blu, tetti agli stipendi, risparmio energetico, consulenze e pensioni.
Queste le parole chiave su cui si concentrano le oltre 95.000 segnalazioni sulla spending review inviate dai cittadini in appena una settimana, con una media di 1 messaggio ogni 2 secondi e oltre 24.000 segnalazioni ricevute nel fine settimana del 5 e 6 maggio.
Due le categorie principali in cui si dividono i messaggi pervenuti: quelle specifiche relative a sprechi circoscritti a singole amministrazioni ed enti pubblici e quelle più generiche che fanno riferimento a temi di interesse pubblico particolarmente delicati come la sanità o l’istruzione.
Una partecipazione elevata e forse neanche attesa in queste proporzioni, come si legge in un comunicato ufficiale del Governo, guidata da tanti giovani, anche dipendenti delle pubbliche amministrazioni e liberi professionisti, ricercatori, professori universitari, oltre a imprenditori, associazioni di categoria, enti no-profit, think-tanks.
Per raccogliere, catalogare e archiviare tutti questi messaggi è stata costituita una squadra di operatori che, oltre al materiale già pervenuto, dovrà fronteggiare tutte le nuove email in arrivo. Il team di operatori, circa una decina di funzionari, lavorerà direttamente all’interno dell’ufficio stampa e del portavoce di Palazzo Chigi.
Nel complesso, sostiene il Governo, la spesa pubblica “rivedibile” nel medio periodo è pari a circa 295 miliardi di euro. A breve termine, invece, la spesa rivedibile dovrebbe essere notevolmente inferiore, stimabile in circa 80 miliardi. La task force per la spending review è guidata dal commissario Enrico Bondi che per legge: svolgerà funzioni di supervisione, monitoraggio e coordinamento dell’attività di approvvigionamento di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni.