VINCITORI
Il cinema offerto in rete, sia in streaming, sia in modalità download, è un’opzione che attira sempre più l’interesse degli operatori di settore. Ai margini della presentazione ANICA dei dati sul mercato cinematografico italiano nel 2011, Andrea Barbagallo ha confermato la volontà di lanciare anche nel nostro paese una piattaforma di fruizione legale di film in rete.
Il mercato mondiale del cinema online, secondo l’ultima ricerca Global Industry Analysts, raggiungerà nel 2017 un giro di affari di 4,5 miliardi di dollari. La penetrazione della rete in fibra e della banda ultralarga sono prerequisiti fondamentali, ma non indispensabili, per lo sviluppo di tale mercato perché, fanno notare gli autori dello studio, già oggi con una connessione a banda larga tradizionale è possibile consumare film in rete a prezzi di mercato vantaggiosi per gli utenti e ad una qualità accettabile.
Sul sito di notizie online di Cinecittà News, inoltre, è riportata anche una dichiarazione di Lamberto Mancini, segretario generale ANICA, che conferma quanto detto da Barbagallo: “Anica è impegnata nella realizzazione di un nuovo portale, una sorta di negozio online che consenta la distribuzione di titoli italiani basata sul modello video on demand, acquistando la visione in streaming o il download del film. I prezzi saranno quelli che ha deciso il mercato. Siamo in trattative con più parti e debutteremo con migliaia di titoli“.
In Italia ci sono già delle esperienze di cinema online portate avanti da piattaforme di informazione cinematografica molto seguite come MYmovies e CoomingSoon, che periodicamente offrono al pubblico, gratuitamente, la possibilità di assistere a delle anteprime cinematografiche comodamente dal Pc/Tv con internet integrato di casa.
Secondo un’indagine IPSOS sul mercato cinematografico per il 2011 i danni apportati al settore dalla pirateria multimediale potrebbero aggirarsi attorno ai 500-600 milioni di euro. Un’offerta legale di cinema in rete, a prezzi vantaggiosi per l’utente di rete, potrebbe sicuramente limitare il fenomeno dell’illegalità diffusa e recuperare pubblico e incassi, facilitandon al contempo la nascita di un modello di business nuovo per il settore e le aziende del nostro paese.