VINCITORI
Un progetto pilota di ricerca che ha riguardato sette Paesi europei, promosso da Texas Instruments, ha evidenziato un diffuso impatto positivo in seguito all’utilizzo di contenuti didattici in 3D nelle scuole, migliorando il coinvolgimento, la concentrazione ed i risultati degli studenti. L’azienda americana, produttrice di device Digital Light Processing (DLP), si è fatta promotrice di uno studio condotto assieme ai principali produttori di proiettori 3D per mettere a confronto le esperienze in diversi istituti scolastici europei.
I risultati hanno evidenziato che il 92% degli studenti coinvolti si è dimostrato attento alle lezioni in 3D, mentre solo il 46% degli studenti ha prestato attenzione alle lezioni condotte con strumenti tradizionali. Parimenti, l’86% degli studenti ha migliorato i risultati dei propri test, pre e dopo le lezioni in 3D, rispetto al 52% (circa la metà) degli studenti tradizionali. I punteggi individuali dei test pre e post lezione, hanno registrato un miglioramento del 17% per gli studenti 3D ed un 8% per gli studenti tradizionali.
Per lo svolgimento della ricerca, gli studenti sono stati testati prima e dopo le lezioni, con un gruppo di controllo che seguiva lezioni solo in 2D ed un gruppo che riceveva la stessa tipologia di informazioni ma con l’aggiunta di contenuti in 3D. Sugli studenti sono stati effettuati test anche a distanza di 4 settimane per verificare il ricordo delle informazioni acquisite. I ricercatori hanno anche raccolto dati a intervalli regolari durante ogni lezione, per verificare il livello di coinvolgimento. La ricerca condotta da TI DLP ha portato alla luce dati interessanti che sottolineando il ruolo positivo delle nuove tecnologie intergrate alla didattica scolastica che possono rivelarsi di grande aiuto nel coinvolgimento di tutti gli studenti, anche i più difficili.
Ad esempio, i proiettori 3D Ultra-short Throw, i tablet e le lavagne interattive, hanno un utilizzo pratico immediato nelle scuole e rappresentano un grosso appeal per un ragazzo con un elevato livello di istruzione rispetto ai media ed alla tecnologia. Lo studio ha confrontato le differenze di comprensione, memorizzazione dell’informazione e comportamento in generale tra gli studenti che seguivano lezioni tradizionali e studenti che partecipavano a lezioni con proiezioni in 3D, consentendo di comprendere meglio l’effetto delle tecnologie audiovideo sul rendimento dei ragazzi.
“In TI DLP, lavoriamo per una tecnologia che migliori concretamente la qualità della vita ed i risultati di questo studio ci hanno dato ragione – ha dichiarato Roger Carver, Manager dei prodotti Front Projecton di DLP – nel momento in cui la tecnologia migliora universalmente le performance della maggior parte dei proiettori 3D ready, TI DLP si concentra nel mettere a disposizione degli insegnanti e degli studenti di tutto il mondo l’esperienza di successo evidenziata da questo studio“.
In tutte le scuole coinvolte nello studio, il 3D ha abbreviato i tempi di apprendimento, aumentato il livello di attenzione e di approfondimento dei temi trattati da parte degli studenti. I risultati dimostrano come la proiezione in 3D potrebbe, se presa in considerazione, aumentare sensibilmente il livello di apprendimento e di coinvolgimento degli studenti. La ricerca è stata condotta assieme ai principali produttori di proiettori 3D, tra cui NEC Display Solutions Europe.