eSOCIETY: Brasile da’ via a ‘Progetto sociale di Banda Larga’ per 544 Comuni

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VINCITORI

La banda larga consente agli utenti di internet di accedere più velocemente alla rete grazie ad infrastrutture più efficienti e al passo con le esigenze di imprese, amministrazioni pubbliche e cittadini. Fibre ottiche, reti mobili e sistemi Wi-Fi permettono ogni giorno a centinaia di milioni di persone ed aziende in tutto il mondo di scambiarsi contenuti, informazioni e servizi e, in egual misura, facilitano il rapporto di comunicazione e di interazione tra cittadino e Pubblica Amministrazione.

E’ notizia di questi giorni del lancio, da parte del Governo brasiliano, di un Programma Sociale Nazionale per la Banda Larga (Pnbl), che ha l’obiettivo di togliere dal digital divide 344 piccoli Comuni, tra i più poveri del grande Paese sudamericano. Gli abitanti dei comuni prescelti (che saliranno a 544 entro la fine dell’anno) avranno diritto al servizio di banda larga senza limiti per un costo mensile di 35 real (circa 15 euro). Al programma parteciperanno tutte le principali aziende fornitrici di servizi internet nel paese, tra le quali Telecom Italia.

Telecom, a riguardo, ha reso noto che il servizio 3G sarà esteso a circa 1000 Comuni brasiliani entro il 2012, a partire dal distretto federale di Brasilia e dello Stato di Goias. In tal modo anche i cittadini più poveri e limitati in termini materiali e culturali potranno avere l’opportunità di accedere ad internet, sempre più considerato una risorsa pubblica, di mercato, culturale e un diritto universale da garantire a tutti.

Secondo un recente studio (Ericsson, Arthur D. Little, Chalmers University of Technology), condotto in 33 Paesi dell’OCSE (l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), tra cui l’Italia, si è potuto constatare come la velocità di una connessione a banda larga possa avere un determinato impatto sul Prodotto Interno Lordo (PIL) di uno Stato. Più è veloce l’accesso a internet, maggiore il contributo che tale tecnologia può garantire all’economia in termini di PIL. Secondo lo studio, infatti, raddoppiando l’attuale velocità di connessione a banda larga si avrebbe un aumento del PIl dello 0,3%, cioè di 126 miliardi di dollari.

Un dato che corrisponde ad oltre un settimo del tasso di crescita media annuale dell’OCSE nell’ultimo decennio. La ricerca mostra, inoltre, che un ulteriore raddoppio della velocità può incrementare maggiormente l’impatto economico della banda larga, determinando una crescita del PIL pari allo 0,6%. Sia la disponibilità della banda larga, sia la sua velocità, sono sempre più fattori chiave per la crescita di un’economia e temi su cui le istituzioni e le imprese devono confrontarsi senza perdere tempo.

 

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