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eSOCIETY: Anonymous attacca i cartelli della droga messicani, online nomi e indirizzi

VINCITORI

Per una volta Anonymous trova tutto il web dalla sua parte nella lotta ai cartelli della droga messicani. A seguito del rapimento di uno dei suoi attivisti a Veracruz, sul posto per organizzare una serie di azioni, il collettivo di hacker Anonymous ha dichiarato guerra digitale ai temibili membri del cartello Los Zetas. Un video in rete, disponibile in lingua inglese e spagnola, consente a chiunque di ascoltare il discorso con cui un membro dei cyber attivisti, con indosso la celebre maschera che riproduce il volto di Guy Fawkes come nella serie di V for Vendetta, spiega le motivazioni delle prossime azioni del collettivo in Messico.
 
 “Avete fatto un grosso errore a rapire uno dei nostri, rilasciatelo subito e senza tercergli un capello“, intima il video nel solito stile caricaturale del collettivo internazionale di hacker. In realtà qualcosa è già successo, nonostante il comunicati parli di minacce e di un’azione per il 5 novembre prossimo, perchè una lista di nomi, indirizzi e altri dati personali di presunti appartenenti al cartello messicano sembrerebbe essere già apparso in rete nella giornata di domenica.
 
 Un avvertimento ai rapitori e una dimostrazione di cosa Anonymous può fare: “Se non rilascerete immediatamente il nostro compagno presto le vostre foto, i vostri nomi, i luoghi dove abitate e dove vi nascondete saranno resi pubblici a tutti online e in questo modo né la polizia, né il Governo centrale del Messico, potranno far finta di non sapere e non vedere“. Il messaggio accusa infatti i giornalisti, le istituzioni, la polizia e i tassisti perfino di essere collaboratori dei cartelli della droga e della criminalità organizzata locale che compra ogni giorno il loro silenzio.
 
 Una minaccia consistente per i membri di Los Zetas, perchè la pubblicazione in rete delle loro identità li esporrebbe alle ritorsioni degli altri cartelli rivali per il controllo del mercato degli stupefacenti e di altri prodotti di contrabbando, con la possibilità di essere uccisi o rapiti. Tra questi, secondo Anonymous, ci sarebbero un alto numero di funzionari di polizia, delle istituzioni locali e della Pubblica Amministrazione, dimostrazione dell’incredibile livello di corruzione raggiunto dal Messico negli ultimi anni.
 
 Purtroppo la risposta dei narcotrafficanti, stando a quanto scrivono i giornali messicani, non si è fatta attendere e nelle ultime ore tre blogger locali sono stati assassinati e i corpi di due di essi appesi ad un ponte, mentre centinaia sono le denuncie di altri attivisti di internet della provincia di Xalapa per minacce di morte ricevute subito dopo la dichiarazione di guerra di Anonymous.

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