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WEB: Google Maps, Twitter e Facebook strumenti più utilizzati nelle proteste degli studenti inglesi

VINCITORI

L’Inghilterra è scossa dalle proteste degli studenti per la decisione del Governo di aumentare le rette universitarie da 3000 a 9000 sterline. Londra è stata la sede di diverse proteste, nei giorni scorsi, alcune delle quali molto violente, con l’assalto alla sede del partito dei Tories, l’assedio a Westminster e gli scontri con le forze dell’ordine.

Manifestazioni di massa, in cui si è potuto notare un’organizzazione molto razionale degli spostamenti e delle comunicazioni tra piazze tematiche distanti tra loro, che la Polizia di Londra ha subito collegato all’utilizzo di device di comunicazione avanzati, tra cui le versione mobile di Google Maps e dei principali social network per lo scambio di informazioni.

Niente più sms, quindi, ma Facebook e Twitter sui cellulari, con le live chat e i device di ultima generazione, che consentono di comunicare da una parte all’altra della città rimanendo sempre in movimento e anche durante i tanti momenti di tensione con la Polizia delle capitale inglese.

Un modo veloce ed efficace di stringere le maglie del network dei manifestanti nei giorni delle proteste, di renderle più multimediali, più dirette e con l’obiettivo sia di far convergere il più alto numero di persone, sia di produrre un rapido aggiornamento dei fatti e degli accadimenti anche sul web, dove la blogosfera prende e rilancia in tutto il mondo le news che arrivano dalle strade inglesi.

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