VINCITORI
Ggli eBook stanno conquistando i nostri scaffali virtuali ad una velocità impensabile, complici i sempre più accattivanti lettori elettronici sul mercato, gli sfiziosi tablet e i multifunzionali smartphone. Device che si trovano con sempre più facilità nelle case degli italiani e che in qualche modo hanno stimolato la vendita di libri elettronici anche nel nostro paese.
Ma c’è un altro aspetto che anima lo scontro gli tra amanti dei libri digitali e i barricaderos del libro cartaceo, che è quello dell’impatto ambientale. Per produrre libri di carta bisogna ahimè abbattere alberi e poi trasformarli in carta (con inquinamento conseguente di aria, terreno e falde acquifere), nella migliore delle ipotesi utilizzare carta riciclata (ma in quanti lo fanno veramente?). Nel caso degli eBook si ha invece un consistente risparmio in termini di risorse e materie prime necessarie per la loro produzione, anche se l’industria dell’Information Technology è una tra le più ‘energivore’ in termini di consumo di energia elettrica.
A fondamento di tali ipotesi è stato divulgato un recente studio di una società americana, la Cleantech Group, nel quale si evidenzia come sia l’eBook di per se, sia l’impatto ambientale del ciclo di vita di un prodotto molto popolare nel mercato dei lettori di eBook, come il Kindle di Amazon, è in realtà molto più sostenibile rispetto ai prodotti dell’industria editoriale tradizionale.
Nel 2008, solo negli Stati Uniti, sono stati abbattuti 125 milioni di alberi dall’industria dell’Editoria cartacea. Un dato rilevante su cui riflettere e che però non tiene conto del vero nemico dell’ambiente che sono le emissioni di anidride carbonica, prodotte dalla lavorazione della materia prima e successivi trattamenti.