VINCITORI
Se sarà o no l’anti Facebook lo vedremo presto, ciò che al momento sembra certo è che il nuovo social network opensource Diaspora sta facendo parlare di se da diverse settimane in tutto il mondo e la favola della start-up vincente nata in uno scantinato o, come in questo caso, sui banchi di un’aula universitaria si rinnova ancora.
La data di lancio della rete sociale creata da quattro studenti americani della New York University, Daniel Grippi, Maxwell Salzberg, Raphael Sofaer e Ilya Zhitomirskiy, è fissata per il 15 settembre prossimo e già sono molte le voci che raccontano di un Mark Zuckerberg, celebre CEO di Facebook, tra i maggiori finanziatori del progetto, che conta al momento circa 6500 donatori.
Sul perché Zuckerberg abbia le mani in pasta anche in questo progetto, potenzialmente un competitor di Facebook, non è dato saperlo, ma certo significa che l’iniziativa ha buone chance di crescita. Altro dato importante è che il progetto Diaspora, fin dalle sue origini, ha potuto contare su un budget scarso di soli 10 mila dollari, mentre oggi il fondo ammonta a oltre 100 mila dollari.
Tecnicamente bisognerà attendere l’inizio delle iscrizioni per vedere come andranno le cose realmente, ma i fondatori di Diaspora promettono che tutti i dati personali degli utenti non saranno mai venduti o prestati a società di web marketing o pubblicitarie. La privacy, infatti, sarà l’asso nella manica della nuova rete sociale nella battaglia con i big del web.
Gli iscritti a Diaspora avranno il totale controllo sui loro dati sensibili, gestendone la visibilità in rete a proprio piacimento. Esattamente il punto più debole di Facebook, su cui i quattro di New York puntano per attrarre il maggior numero di utenti Internet.