DIGITALE: un bunker segreto custodisce il ‘genoma tecnologico’ del nostro tempo

di Flavio Fabbri |

VINCITORI

Come faranno in un futuro lontano a decifrare i dati già oggi in via di digitalizzazione ma generati da tecnologie tra 100 anni obsolete ed inutilizzabili? A questo interrogativo hanno risposto alcuni scienziati internazionali incaricati di costruire quello che potremmo definire il ‘genoma digitale‘ del nostro tempo.

Si tratta di una fase particolarmente delicata di un più ampio progetto denominato ‘Planets‘, dal costo di 15 milioni di euro e che si sta conducendo in un bunker segreto delle Alpi svizzere. Una specie di ‘scatola nera’ del XXI secolo in si stanno concentrando le chiavi tecnologiche per accedere a formati digitali oggi in uso, ma che in un futuro lontano non saranno più decifrabili. Nel progetto rientrano 16 tra biblioteche e archivi di ricerca europei, ma i contenuti digitali presi in esame provengono da tutto il mondo.

La capsula del tempo depositata nella Fort Knox svizzera contiene l’equivalente digitale del codice genetico di diversi formati di dati, praticamente un genoma digitale”, dice Adam Farquhar della British Library, coordinatore del progetto.

Secondo molti studiosi, l’arco di vita delle tecnologie diventa sempre più breve, il che significa che la sola Unione Europea perde ogni anno informazioni digitali che si stima valgano almeno 3 miliardi di euro. Entro 100 anni, sostengono, la maggior parte dei dati archiviati non sarà più accessibili e per questo è necessaria la stesura di un dna digitale degli stessi da tramandare alle generazioni del future.
 

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