INTERNET: Rifkin, ‘Web sarà terza rivoluzione industriale’

di Flavio Fabbri |

VINCITORI

Il capitalismo secondo molti è morto e sepolto, per come lo abbiamo conosciuto noi, perché surclassato dalla finanza globale, che di certo ha molti meno pregi rispetto al paradigma economico precedente. Eppure Jeremy Rifkin, il famoso economista e filosofo americano, giunto a Roma per la presentazione del suo nuovo libro ‘La civiltà dell’empatia‘, ha voluto riprendere in mano il concetto di Capitale sostenendo che “Il web sarà la base della terza rivoluzione industriale“, sotto forma di un “Capitalismo distribuito, perché permette di aumentare l’empatia mondiale tramite social network come Facebook o Twitter“.

In un’intervista a Il Riformista, Rifkin ha affermato che: “La riforma finanziaria globale non deve basarsi sull’etica, bensì su una maggiore consapevolezza di ciò che ci circonda“. Poche ore dopo il terremoto di Haiti o di quello molto più devastante del Cile, milioni di messaggi sono stati lanciati su Twitter, Facebook e altre piattaforme di social networking, permettendo al mondo intero di informarsi su cosa stava succedendo in quei posti lontani e martoriati dagli eventi naturali.

Un dato su cui i governi del pianeta dovrebbero riflettere. Oggi e soprattutto domani, tutti i grandi avvenimenti passeranno per la rete e le sue comunità interconnesse, con enormi risvolti sociali, culturali ed economici ancora da valutare nell’interezza della loro portata. “La rivoluzione industriale ha permesso la nascita delle ideologie – ha sottolineato Rifkin – la terza rivoluzione industriale creerà la consapevolezza globale, ovvero l’empatia“.

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