CINEMA: credito d’imposta, sale il numero di produzioni straniere che scelgono la Francia

di Flavio Fabbri |

VINCITORI

Sono ormai più di quindici le produzioni straniere che hanno scelto la Francia per i loro film e per accedere al credito d’imposta internazionale sul cinema. L’ultimo ad aggiungersi alla lista è il celebre regista americano Woody Allen, ma da dicembre sono già al lavoro filmmaker del calibro di Clint Eastwood, Christopher Nolan, Robert Luketic, Raoul Ruiz e Harley Cokeliss.

Un’iniziativa che, grazie all’articolo 131 della legge finanziaria 2009 di Francia, ha per 4 anni l’obiettivo di riportare il grande cinema mondiale non solo nelle sale cinematografiche nazionali, ma direttamente sul territorio, dando vita ad una vera e propria industria dell’audiovisivo. Il credito d’imposta internazionale, conosciuto in Francia con la sigla C2I, va infatti a beneficio del produttore esecutivo dell’opera che ha deciso di lavorare in Francia, relativo al 20% delle spese del film e fino a un massimo di 4 milioni di euro ad opera.

Al momento, come riportato da Cineuropa, sono state finanziate diverse opere cinematografiche e audiovisive di nazionalità americana, con i finanziamenti di Warner Bros., Universal Picture, Lakeshore Entertainment e Lionsgate, britannica, giapponese e gabonese, per un ammontare provvisorio di spese sul territorio francese di circa 90 milioni di euro.
 

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