VINCITORI
L’advertising è il modello di business a cui tutti guardano nel mondo del web, ma che fino ad ora non ha soddisfatto le attese degli inserzionisti, nonostante le enormi potenzialità delle reti sociali. Ora ci prova Twitter, il sito di microblogging più dinamico e partecipato del momento, cambiando le regole e spalancando letteralmente le porte all’advertising online.
Lo stesso Biz Stone, fondatore del sito, ostenta un certo ottimismo nell’annunciare la nuova strategia: “Ci piace tenere le opzioni aperte, come abbiamo già detto in passato, per cui abbiamo deciso di lasciare le porte aperte anche alla pubblicità“. Ma che significa porte aperte?
Per poter ‘aprire Twitter’ agli inserzionisti e all’advertising bisogna in realtà cambiare i termini che regolano il sito e i rapporti con la community, quindi è qualcosa che riguarda da vicino tutti e 45 i milioni di utenti che affollano con i loro messaggi il sito di microblogging. “Twitter è divertente, ma non ci fa guadagnare“, recita uno slogan inserito nel post pubblicato ieri sul blog ufficiale, perché alla fine l’obiettivo rimane quello di aumentare i profitti.
Come riuscire in questo senza violare la sacra privacy? La proprietà chiede ‘aiuto‘ proprio ai suoi utenti, invitandoli a discutere la questione e comunque ad usare ‘meglio‘ il sito. Vedremo allora come questi sapranno difendere i propri diritti e rendere Twitter un buon affare per Stone.