VINCITORI
Sarà la crisi economica, la disoccupazione che cresce, l’insicurezza dei mercati, ma sta di fatto che prende sempre più piede negli USA il singolare fenomeno del ‘baratto online‘, antica ma mai passata forma di commercio oggi trasposta su Internet. Il trafficatissimo sito di Craiglist, uno dei più famosi e seguiti tra i portali di messaggi gratuiti, a partire da marzo 2009 ha visto più che raddoppiarsi questi particolari annunci, sfiorando anche il 100% in più rispetto all’anno precedente.
Parliamo di proposte molto variegate e alquanto bizzarre, come nel caso di affitti di stanze al prezzo di prestazioni sessuali, di richieste di tatuaggi in cambio di massaggi, di truccatori che cercano fotografi per relativo scambio di prestazioni artistiche, o di scambio di antidolorifici con tatuaggi e molto, molto altro. Così, negli ultimi mesi, il cosiddetto ‘Business-to-Business Bartering‘, ha mosso decine di migliaia di utenti alla ricerca dei siti più interessanti e delle richieste più soddisfacenti da trasformare in opportunità.
Molti giornali o siti web hanno anche cominciato a fornire consigli, agli appassionati del baratto di nuovo millennio, spiegando che non tutte le operazioni sono ‘esentasse‘ e che anche il fisco americano si sta molto interessando al fenomeno del B2B Bartering. Se un idraulico aggiusta il rubinetto a un dentista, in cambio della cura di una carie, tanto per capirsi, siamo di fronte alla fornitura di un servizio come un altro per l’IRS, l’Internal Revenue Service, agenzia governativa americana che si occupa di riscuotere le tasse, quindi di un reddito da denunciare, non di un semplice scambio di favori. Accadrebbe la stessa cosa anche in Italia?