eSECURITY: Polizia Postale chiude 450 siti pedofili nell’ultimo anno

di Flavio Fabbri |

VINCITORI

Non solo reprimere, ma anche prevenire. Con queste parole, Domenico Vulpiani, il direttore della Polizia postale e delle comunicazioni di Roma, ha presentato il progetto ‘In strada come in rete‘ assieme ai risultati del primo anno di lavoro del Centro nazionale di contrasto alla Pedofilia, fornendo dati da una parte allarmanti, ma dall’altra molto confortanti sull’efficacia del lavoro degli agenti di Polizia, con l’oscuramento di 450 siti web frequentati da pedofili.

Un grande risultato, frutto di una lunghissima opera di monitoraggio che, partita dal 1998, ha portato gli uomini della Polizia Postale a visionare ben 307.262 siti web dediti in tutto il mondo ad attività criminali di adescamento di minori e diffusione di materiale pedopornografico. Ovviamente, oltre alla chiusura di centinaia di web site, sono state denunciate anche più di 5mila persone, portate a termine migliaia di perquisizioni ed eseguiti 244 arresti.

Tra i siti più a rischio, secondo Vulpiani, restano sempre quelli di Peer-to-Peer, o P2P, i social network e tutti quegli spazi dedicati alla socializzazione in rete, che sono molto frequentati da giovani e giovanissimi, compresi i bambini. È qui che il pedofilo, o chi per lui, adesca le sue vittime. Nella sola Regione Lazio, da gennaio 2009 a oggi, ci sono state circa 50 denuncie e 3 arresti, di cui due proprio ieri a Roma.
 

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