SOCIAL NETWORK: terremoto, il popolo di Facebook si mobilita

di Flavio Fabbri |

VINCITORI

Si cerca un amico, si chiede che cosa sta succedendo, si diramano notizie direttamente dal luogo della disgrazia, ma soprattutto c’è tanta voglia di essere utili e di essere presenti. Dalle prime ore di ieri mattina, subito dopo la terribile scossa di terremoto di Magnitudo Richter 5.8 che ha devastato l’Aquila, decine di migliaia di utenti di Facebook, di Twitter e di moltissimi altri siti di blogging hanno dato un enorme contributo sia in termini di informazione che per il supporto alle istituzioni e alle organizzazioni che tutt’ora operano sul luogo del disastro.

Tantissimi gruppi sono nati nell’arco di poche ore sui principali siti di social networking, ma anche attraverso il microblogging via cellulare, grazie ai quali tantissime persone hanno potuto dare un contributo sensibile agli aiuti, traducendo testi in inglese (molti sono gli studenti stranieri che vivono e studiano a l’Aquila), diramando numeri di servizio, appelli per la donazione di sangue, per la raccolta di vestiti, coperte, viveri e per cercare case agli sfollati. In alcuni casi si è riusciti a far ritrovare persone scomparse, a darne notizie a parenti e amici, in altri si è soltanto riusciti a testimoniare la propria solidarietà.

Spazio anche alle polemiche però, nonostante gli appelli di governo e media, con tantissimi gruppi e messaggi a favore del fisico Gioacchino Giuliani, strenuo difensore della contestatissima tecnica di rilevazione e prevenzione dei terremoti tramite gas radon, che nei giorni scorsi aveva lanciato l’allerta terremoto (rimasta drammaticamente inascoltata) e procurandosi per questo anche una denuncia per procurato allarme.

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