PRIVACY: regista canadese si impianta microcamera nell’occhio. ‘Provocazione contro la videosorveglianza’

di Flavio Fabbri |

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Toronto come una grande città video-sorvegliata? Sembra proprio di si. A denunciare la situazione di forte disagio e di limitazione della privacy è Rob Spencer, regista canadese che ha deciso di sollevare la questione con una provocazione che ha fatto scalpore in patria: montare una microcamera nel suo occhio destro per realizzare documentari e aumentare la consapevolezza sul pericolo dell’eccessiva sorveglianza nella società contemporanea.

Un progetto dal nome evocativo, ‘Eyeborg‘, ma niente paura, non siamo agli androidi di ‘Blade Runner’. Spencer ha perso l’occhio durante l’adolescenza, rimpiazzato poi da un protesi. Su questa ha intenzione di impiantarsi una microcamera dotata di batteria e trasmittente wireless montate su un piccolo circuito. Il regista ha sottolineato, in una conferenza stampa, che il dispositivo non sarà connesso ai suoi nervi o al suo cervello e che non intende creare un reality show in tv, avendo la possibilità di spegnere l’attrezzatura quando non necessaria alle riprese.

Una provocazione e un invito alla riflessione dunque: “… A Toronto ci sono 12.000 telecamere. Ma la cosa strana che ho scoperto è che la gente non se ne interessa, sono più preoccupati di me e del mio occhio videocamera, perché lo sentono come una peggior invasione della loro privacy“.
 

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