VINCITORI
Sarà Poste Italiane a inaugurare l’era degli operatori mobili virtuali in Italia?
Pare proprio di sì, in base a quanto annunciato dall’amministratore delegato del gruppo, Massimo Sarmi, il quale ha reso noto che il consiglio di amministrazione ha deliberato la costituzione di una società ad hoc e ha varato il business plan a sostegno della nuova iniziativa imprenditoriale pensata “per offrire a clienti, imprese e pubblica amministrazione servizi innovativi che si integreranno con quelli tradizionali”.
“L’obiettivo – ha dichiarato Sarmi – è quello di essere sul mercato il prima possibile”, anche se ancora non è stato raggiunto alcun accordo concreto con gli operatori attivi sul mercato italiano.
“Stiamo esaminando con tutti gli operatori quali sono le condizioni che riterremo migliori sia dal punto di vista economico che per il nostro profilo”, ha aggiunto Sarmi, sottolineando che il progetto prevede la fornitura di “un servizio vero e proprio di operatore mobile virtuale, che sia riconoscibile sul mercato con il marchio Poste, e che offra tutti i servizi di telefonia mobile a cui aggiungeremo servizi peculiari nostri”.
Ai tradizionali servizi di telefonia mobile saranno dunque integrati i già noti servizi offerti con i brand BancoPosta e PostePay che, come sottolinea la società in una nota – “diventeranno ancora più versatili, semplici e accessibili”.
Sarà dunque possibile – sempre sperando che le regole in Italia cambino al più presto, ma a questo punto crediamo di sì – pagare bollettini, inviare telegrammi, lettere e raccomandate direttamente dal cellulare, nonché pagare servizi di mobilità nel trasporto quali taxi, bus, treno, inviare cartoline cartacee realizzate con mms e conoscere lo stato di un invio attraverso il servizio di tracciatura della corrispondenza.