PROTAGONISTA
William Henry Gates III, meglio conosciuto come Bill Gates, nasce il 28 ottobre del 1955 a Seattle da William Gates Jr, avvocato, e Mary, insegnante.
Quarantasette anni: della sua vita personale si sa ben poco. Schivo, amante della privacy si sa che si è sposato su un campo da golf hawaiano il primo gennaio del 1994 con Melinda French, una dipendente della Microsoft, da cui ha avuto due figli: Jennifer Katarine e Rory John Gates.
Desideroso di dar loro un futuro sicuro, ma di non condizionarli da una eredità troppo sostanziosa, ha già disposto il testamento che prevedrebbe per i figli solo diciassette milioni di dollari a testa, e il resto alla fondazione che porta il suo nome.
A Seattle, dove vivono, Melinda cerca di condurre l’esistenza di una qualsiasi donna che lavora e ha una famiglia a cui pensare. E¿ miliardaria, ma la si vede in giro mentre accompagna i ragazzi a scuola o fa la spesa, come una qualsiasi moglie-mamma.
Parlare di Bill Gates fuori dal contesto aziendale non è facile: la sua vita si intreccia così fortemente con la vita di Microsoft che è difficile scrivere di lui a prescindere da quello che è riuscito a realizzare sul lavoro.
Fin da giovanissimo, Bill sviluppa una passione per tutto ciò che è tecnologico e la può alimentare grazie ad una società che offriva a lui ed ai suoi compagni la possibilità di usare, fuori orario di lavoro, i suoi calcolatori elettronici: si consideravano il “turno di notte non ufficiale” e lavoravano a lungo, ben oltre il tramonto.
Ed è proprio in questi anni che Bill intuisce la necessità di creare un linguaggio che renda il computer accessibile a tutti, anche a chi non capisce niente di linguaggi di programmazione.
A Seattle Bill è rimasto fino al 1973, anno in cui inizia a frequentare l’Università di Harvard. Qui conosce Steve Ballmer, uno degli attuali suoi più stretti collaboratori, e Paul Allen, suo compagno di stanza e socio fondatore della Microsoft Corporation, con i quali iniziò la sua avventura che lo portò alla creazione della versione del linguaggio di programmazione BASIC per personal computer. La società fondata da Gates e Allen partiva dal principio che il computer sarebbe diventato nel giro di pochi anni un oggetto indispensabile alla vita di ognuno, in casa ed in ufficio.
La leggenda narra, infatti, che nel dicembre 1974, Paul Allen stava recandosi a fare visita a Bill, quando vide in edicola la rivista Popular Electronics che presentava la foto del primo microcomputer venduto in kit: l’ALTAIR 8800, basato sul processore INTEL 8080, una piccola scatola grigia con spie e interruttori che cambiò la vita di Bill e quella di tutti noi.
Il titolo della rivista diceva: “Il primo microcomputer al mondo che farà concorrenza ai modelli commerciali”. Entrambi riconobbero subito che il loro grande momento era arrivato.
Sapevano che il mercato dell’home computer stava per esplodere e che qualcuno avrebbe avuto bisogno di software per queste nuove macchine.
Nel giro di pochi giorni Gates chiamò la MITS (Micro Instrumentation and Telemetry Systems), che produceva l’Altair e disse loro che lui e Allen avevano sviluppato un linguaggio BASIC che poteva girare su Altair.
Era una bugia. Non avevano mai scritto una sola riga di codice e non avevano né un Altair né il chip che girava su quel computer. Ma la compagnia MITS non lo poteva sapere e si dimostrò molto interessata a vedere il loro BASIC.
Così Allen e Gates iniziarono un lavoro febbrile di stesura del codice che avevano promesso.
Del codice si occupò prevalentemente lo stesso Gates, mentre Allen cercava di simulare un Altair usando il PDP-10 della scuola.
Otto settimane più tardi i due erano convinti che il programma fosse pronto. Allen volò alla MITS per mostrare la loro creazione. Il giorno dopo inserì il software sul primo Altair che avesse mai visto. Se la simulazione fosse fallita la dimostrazione sarebbe stata un fiasco, invece il BASIC funzionò perfettamente sin dal primo tentativo.
La MITS acquistò quindi i diritti sul software e Gates si convinse definitivamente che il mercato ormai era maturo. Entro l’anno lasciò Harvard e fondò la Microsoft.
Con i soldi ricavati dalla realizzazione del Basic per l’Altair, Bill Gates fonda la Microsoft, con sede ad Albuquerque, a pochi passi dalla MITS. Oggi la Microsoft ha sede nello stato di Washington, dove produce sistemi operativi e software per l’80% dei computer del mondo.
Appare subito chiara la filosofia di Bill, ossia quella di cedere la sola concessione d’uso del software, non il programma e la lotta contro la pirateria informatica: membro dell’Homebrew Computer Club (un gruppo di appassionati dell’informatica), Gates vietò agli altri membri di riprodurre il software.
Tra il ’76 e il ’78 la Microsoft introduce sul mercato anche altri linguaggi di programmazione, come il Fortran e il Cobol. All’inizio del 1980 la Microsoft era una piccola società con 40 dipendenti, e 8 milioni di dollari di fatturato.
Ma la grande svolta arriva nel luglio di quell’anno: Bill Gates viene contattato da un esponente dell’Ibm che in quel periodo dominava il mercato degli elaboratori mainframe e aveva appena iniziato la realizzazione di un personal computer. Chiese così alla Microsoft di scriverne il sistema operativo.
Gates firma dunque un contratto di consulenza per la creazione di un sistema operativo da usare su Pc IBM, ma non avendo niente di pronto acquista dalla Seattle Computer Products, il Q-DOS (Quick and Dirty Operative System), un sistema operativo veloce anche se non molto complicato. Nasce così il Microsoft Disk Operating System, ossia l’Ms-Dos.
Sembra incredibile ora che la IBM rinunciò allo sviluppo di un proprio sistema operativo per affidarsi ad una azienda esterna, ma è proprio sottovalutando l’impatto che il Pc avrebbe avuto, che la ¿Blue Apple¿ consacrò definitivamente la Microsoft a livello globale. Ogni computer prodotto da IBM e tutti i cloni delle aziende prodotti da quel momento in poi avrebbero adottato MS-DOS prima e Windows poi.
Da lì iniziò, infatti, il rapido affermarsi dell’azienda di Gates che, intanto aveva ridotto in minoranza l’amico Allen, e con un’altra mossa sicuramente geniale, iniziò a vendere le licenze alle ditte costruttrici di hardware compatibile aumentando in maniera esponenziale il proprio fatturato di giorno in giorno, mantenendo i diritti del sistema operativo in modo indipendente da IBM, in pratica non vendendo l’esclusiva.
Tutto ciò durò sino all’ultima metà degli anni ’80 periodo in cui sulla scia del sistema operativo ad icone (interfaccia grafica) dei sistemi Apple Macintosh molte software house stanche del predominio Microsoft iniziarono ad immettere sul mercato i propri sistemi operativi ad icone, uno tra tutti il GEM della Digital (eterna rivale di IBM) andava affermandosi e sicuramente avrebbe prima o poi sostituito il Dos nei PC.
Fu così che Microsoft ed IBM iniziarono a collaborare al progetto OS/2 che avrebbe rivoluzionato (secondo l’IBM) per la seconda volta il mercato dell’informatica anche grazie alla nuova serie di computer, i PS2, che seppur compatibili con i PC erano molto più evoluti nell’architettura hardware.
Gates, però, capì nuovamente subito che il nuovo standard di IBM non si sarebbe mai affermato per via (oltre che dell’alto costo dei sistemi) del mercato dei compatibili che aveva ormai raggiunto una dimensione tale da rappresentare un grosso ostacolo anche per il colosso IBM.
Fu così che Bill si ritirò dal progetto OS/2 lasciando la patata bollente interamente in mano ad IBM e sfruttò senza tanti scrupoli il know-how acquisito per sviluppare un proprio sistema a finestre che, banalmente, denominò Windows.
E’ la nascita del personal computer di massa, probabilmente la più grande rivoluzione tecnologica nella storia contemporanea: nel giugno del 1982 il “Time Magazine” elegge il computer “uomo” dell’anno.
Nel settembre dello stesso anno la Microsoft realizzò il programma di videoscrittura più diffuso del mondo, Microsoft Word e sempre nel 1982 al Comdex (uno dei più importanti appuntamenti mondiali per l’industria informatica), Bill Gates annunciò la nascita della prima versione di Microsoft Windows.
Nell’agosto del 1985 viene posata la prima pietra dell’attuale sede della società, a Redmond, nello stato di Washington. Il fatturato ha ormai raggiunto i 140 milioni dollari.
Nel marzo del 1986 la Microsoft fa il suo ingresso in borsa: le azioni vengono messe in vendita a 21 dollari e al termine della prima giornata di contrattazione ne valgono 28. Nell’ottobre del 1987 viene realizzato il foglio elettronico Excel per Windows.
Una data importante è il novembre del 1988, quando la società di Redmond ottiene il primato: è ormai il più grande produttore di software per personal computer. Nel 1990, in corrispondenza con il quindicesimo compleanno della società, la Microsoft supera il miliardo di dollari di vendite. A maggio viene lanciato Windows 3.0 e all’inizio dell’anno successivo Windows 3.1. La crescita del fatturato è inarrestabile : 2,75 miliardi di dollari nel 1992 che si trasformano in 3,75 miliardi nel 1993 per attestarsi a 4,65 miliardi nel 1994.
Altro anno decisivo è il 1995, l’anno del lancio di Windows ’95, reso disponibile sul mercato il 24 agosto, che diventerà il principale sistema operativo per desktop. L’anno fiscale si chiude con 5,94 miliardi di dollari di fatturato.
Nel 1996 la Microsoft ridisegna la propria strategia nei confronti di Internet, inizialmente un po’ snobbata, e realizza il proprio browser, l’Explorer, che comincia una lenta rimonta nei confronti di Netscape.
Nel 1998 esce Windows 98 e nel 2000 Windows 2000 e il nuovo browser Internet Explorer 5. Bill Gates diventa uno degli uomini più ricchi del mondo ed il più ricco d’America.
Negli ultimi anni lo si è visto impegnato nella grossa battaglia legale contro lo smembramento di Microsoft per il mancato rispetto delle norme anti-monopolio.
Il 13 gennaio 2000 si è dimesso dal ruolo di Chief Executive Officer di Microsoft, tenuto per 25 anni, che è stato coperto dal numero due, Steve Ballmer. Bill è rimasto però presidente e Chief Software Architect, potendosi dedicare così alla concezione delle nuove strategie dell’azienda su lungo periodo.
Bill Gates è l’uomo che ha trasformato in meno di venticinque anni il mondo dell’informatica mondiale, quindi, il mondo.