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Warner Music Group

Stati Uniti



Sede
75 Rockefeller Plaza, 10019 New York


Chairman e Chief Executive Officer
Edgar Bronfman Jr.


Executive Vice President e Chief Financial Officer
Michael D. Fleisher



URL: www.wmg.com

ATTIVITA’

Casa discografica

ASSETTI

Azionisti

Edgar Bronfman, Thomas H. Lee Partners, Bain Capital, Providence Equity Partners.


Partecipazioni

Stati Uniti
Atlantic Group, Elektra Entertainment Group,Rhino Group,Warner Bros Records Inc., Word Entertainment, Warner Chappel Music Inc., Wea Inc. (composta da altre tre compagni: Wea Corp, Wea Manufacturing e Ivy Hill), Warner Music International, Warner Strategic Marketing, Alternative Distribution Alliance (ADA), Warner Bros. Nashville, Warner Music Latina, Warner Music Latin America.

Europa
Warner Music Group (Austria); Warner Music Group (Belgio); Warner Music Group (Danimarca); Warner Music Group (Finlandia); Warner Music Group (Francia); Warner Music Group (Germania); Warner Music Group (Grecia); Warner Music Group (Irlanda); Warner Music Group (Italia); Warner Music Group (Norvegia); Warner Music Group (Olanda); Warner Music Group (Polonia); Warner Music group (Portogallo); Warner Music Group (Regno Unito); Warner Music Group (Repubblica Ceca); Warner Music Group (SlovacchiA); Warner Music Group (Spagna); Warner Music Group (Svezia); Warner Music Group (Svizzera); Warner Music Group (Ungheria).

Mondo
Warner Music Argentina (Argentina); Warner Music Australia (Australia); Warner Music Brazil (Brasile); Warner Music Chile (Cile); Warner Music China (Cina); Warner Music Colombia (Colombia); Warner Music Korea (Corea); Warner Music Philippines (Filippine); Warner Music Japan, Warner Artists, Warner Indies Networks (Giappone); Warner Music Hong Kong (Hong Kong); Warner Music Indonesia (Indonesia); Warner Music Malaysia (Malesia); Warner Music Mexico (Messico); Warner Music New Zealand (Nuova Zelanda); Warner Music Singapore (Singapore); Warner Music Taiwan (Taiwan); Warner Music Thailand (Thailandia).

CRONOLOGIA

1958
La compagnia cinematografica Warner Brothers entra nel business musicale.

1963
La Warner acquista la Reprise.

1967
La Warner Brothers rileva l’Atlantic.

1968
La Warner, l’Elektra e l’Atlantic vengono unificate nella WEA.

1970
(1 ottobre) Nasce Warner Music Australia.

1980
La Warner rileva la Sire.

2000
(24 gennaio) Nasce Warner EMI Music , joint venture controllata da Warner Music e da EMI in modo paritetico.
(29 luglio) Warner Music Italia firma un accordo con Omnitel. In base ai termini dell’accordo Omnitel potrà trasmettere, in esclusiva e in anteprima, sui propri cellulari i brani musicali della Warner.

2001
(16 febbraio) Dalla collaborazione tra Toshiba e le filiali nipponiche di Warner Music e EMI nasce www.du-ub.com, un sito a pagamento dal quale sarà possibile scaricare ogni tipo di musica.
(30 luglio) Sigla un accordo con Microsoft per usare Windows Media come formato principale per la vendita di musica online per i prossimi tre anni.

2002
(13 novembre) Conclude un accordo con PressPlay. In base ai termini dell’accordo PressPlay venderà le canzoni distribuite da Warner Music.

2003
(10 gennaio) Stringe un accordo con Sprint Corp. per offrire un servizio di clip musicali e nuovi motivi per le suonerie sui telefonini Sprint.
(17 febbraio) EMI apre delle discussioni per il riscatto di Warner Music.
(Maggio) Lancia un servizio di musica on-demand per terminali mobili. Le sottoscrizioni avverranno via WAP e si utilizzerà la piattaforma J2ME per lo streaming.
(Giugno) Warner Music International firma con Nokia un accordo per la distribuzione di musica digitale sui terminali Nokia 3300. I dettagli finanziari dell’accordo non sono stati resi noti.
(24 settembre) Emi riapre le trattative con Time Warner, in vista di un’eventuale fusione con la divisione musica del Gruppo americano. “Le discussioni sono ancora a uno stadio preliminare”, ha precisato EMI in un comunicato, “non è detto che le trattative portino a un accordo accettabile per le parti”.
(15 ottobre)Lancia OMA DRM, nuova tecnologia che permette di scaricare musica con il cellulare e, nello stesso tempo, consente un’efficace protezione dei contenuti contro la pirateria. La nuova tecnologia è basata sullo standard di Open Mobile Alliance.
(21 novembre) Il Consiglio d’amministrazione di Time Warner respinge l’offerta presentata dalla EMI, per sua divisione musicale Warner Music.
(24 novembre) Time Warner vende la divisione Warner Music, per 2,6 miliardi di dollari, al gruppo guidato dal magnate dei media Edgar Bronfman Jr.. Con questa operazione, Time Warner conta di ridurre i debiti del gruppo.

2004
(2 marzo) Time Warner completa la cessione, a un gruppo di investitori capeggiati da Edgar Bronfman Jr., di Warner Music per un controvalore di circa 2,6 miliardi di dollari in contanti. Secondo i termini dell’accordo Time Warner disporrà di un’opzione finalizzata all’acquisto di un massimo del 15% del capitale della società, esercitabile in qualsiasi momento nel corso dei prossimi tre anni. La percentuale potrà essere elevata anche fino al 20% in presenza di determinati presupposti.
(8 marzo) Chiude la sede londinese di Baker Street. Parte del personale sarà trasferito presso gli uffici della sede londinese ad Hammersmith, mentre i dirigenti saranno spostati nella prestigiosa sede di Kensington. Questa decisione rientra nel piano di ristrutturazione attuato da Bronfman Jr., che prevede un ridimensionamento del personale del 20% con un esubero di circa mille dipendenti su un totale di 4.500 persone.
(15 giugno) Annuncia che sta sperimentando negli USA il DualDisc, disco che può essere letto sia dai lettori DVD che dai tradizionali lettori CD.
(21 giugno) Riprende con EMI i negoziati per un’eventuale fusione delle due società. I negoziati erano stai interrotti lo scorso novembre.
(30 giugno) East West UK cambia nome in Atlantic e la WEA London diventa Warner Bros.
(9 luglio) Firma con Mobileway un accordo di partnership per consentire agli appassionati di musica di poter accedere direttamente dai loro cellulari ai brani dei loro artisti preferiti.
(26 agosto) Annuncia insieme a Sony BMG, Universal Music Group e EMI che entro la fine dell’anno i DualDisc – dischi ottici metà CD e metà DVD – entreranno in commercio.
(26 novembre) Annuncia che lancerà Peer Impact, insieme a Sony BMG e Universal Music Group e in collaborazione con con la start up Wurld Media. Peer Impact è un servizio di file sharing, che offrirà il download legale di brani dalla rete al costo di 99 centesimi l’uno.
(1 dicembre) Warner Music International sottoscrive con Ericsson un accordo per la distribuzione mobile di musica in 28 paesi europei. I contenuti, forniti da Warner, saranno distribuiti mediante il servizio di musica M-Use di Ericsson. In base ai termini dell’accordo, Ericsson avrà i diritti per la distribuzione dei tradizionali contenuti mobili, come le suonerie polifoniche, e anche dei formati più recenti, come ad esempio le suonerie basate sulle registrazioni originali, il logo e la firma degli artisti e altri contenuti.

2005
(11 marzo) Warner Music Group ha deciso la quotazione a Wall Street, in un’emissione valutata 750 milioni di dollari. L’operazione, per la quale non è stata ancora decisa una forchetta di prezzo ne il mercato di quotazione, avverrà all’incirca un anno dopo l’acquisto della società da parte di Edgar Bronfman Jr che l’aveva rilevata da Time Warner per 2,6 miliardi. Lead underwriters del collocamento saranno Goldman Sachs e Morgan Stanley.
(18 aprile) Fissa la forchetta di prezzo per la propria Ipo di 32,6 milioni di azioni a 22-24 dollari per azione. In base al prospetto inviato alla Sec dalla Warner Music, i leader del consorzio di sottoscrizione Goldman Sachs e Morgan Stanley avranno un’opzione per l’acquisto di addizionali 4,9 milioni di azioni per coprire eventuali sovrallocazioni. Warner Music debutterà al New York Stock Exchange con il simbolo “WMG”.
(10 maggio) Sbarca ufficialmente in Borsa.
(31 maggio) France Télécom firma con Warner Music un accordo di partnership per consentire ai propri clienti l’accesso al catalogo della Warner e i relativi servizi in Francia nel Belgio, nei Paesi Bassi, in Polonia, nel Portogallo, in Romania, in Slovacchia, in Spagna, in Svizzera ed il Regno Unito.
(1 giugno) Porta a termine la cessione di Warner Bros. Publications a Alfred Publishing Co. Inc.
(Settembre) MusicGiants firma accordi di licenza con EMI Group, Sony BMG, Vivendi Universal e Warner Music per il suo servizio di download commerciale, che dice essere il primo che offre file musicali nel formato “lossless” Windows Media Audio di Microsoft.
(27 settembre) Sigla con MTV un accordo per realizzare programmi con video clip dedicati alla telefonia mobile in tutto il mondo.
(14 novembre) Snocap raggiunge un accordo con Warner Music Group per autorizzare la distribuzione della musica della Warner attraverso i servizi a marchio Snocap.
(9 dicembre) BT firma un accordo in base al quale fornirà contenuti al servizio tv che la società offrirà a partire dal prossimo autunno. I partner televisivi saranno Warner Music, Bbc e Paramount. Il servizio sfrutterà la capacità che Bt offre tramite internet nella banda larga: il cliente disporrà di un decoder e pagherà solo ciò che utilizzerà, senza abbonamento. In tutto Bt offre una trentina di canali in digitale terrestre.

2006
(30 gennaio) Annuncia che venderà la sua musica come suonerie agli oltre 74 milioni di utenti del servizio di telefonia su Internet Skype.
(24 marzo) Firma l’accordo definitivo per rilevare Ryko Corporation da un gruppo di investitori guidato da JPMorgan Partners per 67.5 milioni di dollari.
(1 maggio) Stringe una partnership con 3 associazioni musicali indipendenti: Coalition of Independent Music Stores (CIMS), Association of Independent Media Stores (AIMS) e Music Monitor Network (MMN).
(3 maggio) EMI annuncia che Warner Music Group ha respinto il terzo tentativo in oltre cinque anni di fondere le due etichette musicali. Emi aveva offerto 28,5 dollari per ogni azione di WMG, in una combinazione di contanti e azioni Emi.
(6 maggio) Forma insieme ad altre 10 società (Sony BMG, EMI, Universal Music Group, Apple, Microsoft e RealNetworks) una nuova organizzazione chiamata DDEX, ovvero Digital Data Exchange. L’organizzazione si prefigge unificare e standardizzare le informazioni relative alla vendita online della musica digitale. La standardizzazione dei dati di vendita aiuterà ad avere un quadro molto più preciso relativamente alle quote di mercato dei diversi protagonisti in campo.
(8 maggio) Insieme a Universal Music Group, EMI e Sony BMG rinnova con Apple i contratti per ciò che concerne la vendita di brani musicali attraverso il servizio iTunes Music Store di Apple. I contratti sono nuovamente siglati per un costo di 99 centesimi di dollaro per brano ma non sono state rilasciate informazioni sulla durata dei nuovi accordi.
(10 maggio) La sua controllata Warner Music International (WMI) stringe con SK Telecom per formare una joint venture che si chiamerà WS Entertainment.
(22 maggio) La sua controllata da Warner Music International (Wmi) si unisce alla società sudafricana Johnnic Communications per promuovere i musicisti sudafricani all’estero. La joint venture si occuperà di rendere disponibili su formato digitale artisti dell’etichetta discografica Gallo Music di Johncom.
(31 maggio) Porta a termine l’acquisizione di Ryko Corporation, WMG verserà al fondo di investimento guidato da JPMorgan Partners 67.5 milioni di dollari.
(6 giugno) La sua controllata Warner Music Japan (WMJ) acquista una partecipazione di minoranza in FrontMedia. Il valore dell’operazione non è satto reso noto.
(19 giugno) La sua controllata cinese stringe con China Unicom un accordo in base al quale fornirà alla società cinese contenuti. Sempre in base all’intesa China Unicom proporrà ai propri clienti iniziative di marketing sugli artistici Warner Music.
(28 giugno) EMI rigetta l’offerta d’acquisto del valore di 2,5 miliardi di sterline presentata da Warner Music Group. EMI ha giudicato l’offerta del gruppo statunitense “non congrua”. Nel dettaglio, Warner Music ha offerto 320 pence per ogni azione EMI.
(27 luglio) La Federazione internazionale dell’industria fonografica (IFPI) ha reso noto che Kazaa, in base ad un accordo, pagherà a Universal Music, Sony BMG, EMI e Warner Music più di 100 milioni di dollari e si è impegna a diventare “legale”.
Warner Music ed Emi ritirano le offerte incrociate che le due società avevano presentato l’una sull’altra.
(8 settembre) Firma un accordo di distribuzione con Union Records, casa discografica latino americana.
(18 settembre) Firma con YouTube un accordo di partnership per la condivisione di video.
(9 ottobre) Google sigla con Sony BMG e Warner Music Group un accordo per offrire video musicali gratuitamente.
(Novembre) Annuncia che lancerà Warner Music Entertainment, una nuova divisione di contenuti video. La nuova divisione sarà realizzata attraverso l’acquisizione di The Rights Co., società britannica che si occupa della produzione di dvd indipendenti.
(18 dicembre) Firma l’accordo definitivo per rilevare il 73,5% di Roadrunner Music Group B.V., che controlla Roadrunner Records, per 73,5 milioni di dollari.

2007
(23 gennaio) Annuncia insieme a Sony Bmg che le due società avvieranno investimenti strategici in Access China Media Solutions, società cinese che produce strumenti tecnologici per scaricare brani musicali sui cellulari.
(29 gennaio) Porta a termine l’acquisizione del 73,5% di Roadrunner Music Group.
(14 febbraio) Sigla due accordi per la diffusione dei suoi prodotti musicali in Medio Oriente, Nord Africa ed Europa. Il primo con l’egiziana Orascom Telecom per la distribuzione di contenuti musicali per i cellulari. Il secondo con la norvegese Telenor per la distribuzione dei contenuti attraverso nove dei 13 operatori mobili di Telenor.

DATI ECONOMICI E FINANZIARI

Warner Music Group*

2006

2005

Ricavi

3.516

3.502

Spese d’esercizio

3.233

3.418

Risultato operativo (perdita)

283

84

Utile di esercizio (perdita)

60

(169)

*I valori sono riportati in milioni di dollari

Ricavi per settore*

2006

2005

Recorded music

3.005

2.924

Music publishing

508

607

Valori d’interscambio

27

29

Totale

3.516

3.502

*I valori sono riportati in milioni di dollari

Ricavi per area geografica*

2006

2005

Stati Uniti

1.703

1.677

Resto del mondo

1.840

1.854

Valori d’interscambio

27

29

Totale

3.516

3.502

*I valori sono riportati in milioni di dollari

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