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KPN Telecom

Olanda



Sede
P.O. Box 30000, 2500 GA The Hague


Chairman e Chief Executive Officer
AJ Scheepbouwer


Chief Financial Officer
Marcel Smits


URL: www.kpn.com

ATTIVITA’

Telefonia Fissa, Telefonia Mobile, Internet, Data Communication, CRM e Servizi Media (ICM)

ASSETTI

Azionisti*

Stato (7.8%), Mercato (92.2%).

*Aggiornati al 7 dicembre 2005


Partecipazioni

Olanda
KPN EnterCom Solutions, KPN EuroRings, KPN Satcom, Infonet Nederland, HubHop BV, KPN Telecommerce, KPN Mobile Holding, KPN Vastgoed & Facilities.

Europa
PanTel Rt. (Ungheria).

Mondo
EuroWeb International Corp. (USA)

CRONOLOGIA

1852
Il Governo Olandese costruisce la prima linea telegrafica, tra Amsterdam e Haarlem. In seguito, le linee sono costruite e utilizzate per le connessioni meno importanti.

1881
Le compagnie telefoniche private introducono il telefono pubblico in Olanda.

1886
Il servizio postale e quello telegrafico vengono uniti in un’unica società, chiamata Post Office.

1893
E’ istituito il Post & Telegraph Administration (P&T).

1896
Le più grandi città, come Amsterdam e Rotterdam, decidono di rilevare i servizi di telefonia locale. Altrove, gli operatori rimangono in mano ai privati.

1897
Lo Stato entra nella telefonia.

1915
Il servizio postale e telegrafico diviene a partecipazione statale.

1927
I networks di Amsterdam, Rotterdam e Hague sono i soli ad essere ancora diretti dai consigli locali. Questi networks passeranno sotto il controllo statale nel 1940.

1928
Il Parlamento e il Governo olandese varano una legge che cambia il nome del Post & Telegraph Administration, che viene denominato Neteherlands Postal and Telecommunications Services (PTT).

1989
Il Netherlands Postal and Telecommunications Services diviene il Royal KPN Nederland NV (KPN).

1994
KPN è quotata sulla Borsa di Amsterdam.

1995
La società olandese è quotata sulla Borsa di New York.

1996
KPN è quotata sulle Borse di Francoforte e Londra.

1998
L’unione fra le due più importanti compagnie operative di KPN, PTT Post e PTT Telecom, si scioglie. Il PTT Post è assorbito dalla compagnia australiana TNT e diventa TNT Post Group, mentre PTT Telecom diventa Royal KPN NV.

1999
KPN Telecom B.V. e Qwest Communication International Inc., quarto operatore di servizi di telecomunicazione nordamericano, danno vita a KPNQwest.

2001
L’ex monopolista olandese stringe un’alleanza con Tim per Internet mobile.
(Agosto) Rinnova un accordo commerciale con Philips. L’accordo ha durata triennale ed è rinnovabile per altri due anni.
(Settembre) Cambio al vertice di KPN: Scheepbouwer assume la carica di Amministratore delegato, sostituendo Paul Smith, che resterà nel consiglio di amministrazione con delega per la telefonia mobile.
Conclude un accordo, per realizzare una rete UMTS in Germania, con Group 3G.
(Ottobre) La Camera Alta del Parlamento approva il cambiamento legislativo, grazie al quale KPN viene svincolata dalle restrizioni che impedivano ad acquirenti esteri la presa del controllo della società. (Novembre) Cede la propria quota del 22,3 per cento detenuta nell’operatore mobile indonesiano PT Telkomsel alla Singapore Telecom.

2002
La posizione finanziaria si fa difficile. KPNQwest si rivolge al tribunale per chiedere l’amministrazione controllata, trasformata poi in bancarotta. Alcune società sussidiarie negli altri Paesi europei seguono la stessa strada, fatta eccezione per KPNQwest Italia e KPNQwest Portugal Telecomunicaoes. Il 21 giugno gli amministratori dell’operatore annunciano la prossima chiusura definitiva della società.
(Agosto) KPN acquista gli asset tedeschi del fallimento KPNQwest.
(Novembre) Vende la divisione elenchi telefonici, che fa capo a Telemedia, per 500 milioni di euro. La divisione è acquistata da un gruppo di private equità 3i e Veronis Sulher Stevenson.

2003
(Giugno) Cede il 6,48% di Cesky Telecom (CTe) al Crédit Suisse First Boston per 220 milioni di euro.
(19 settembre) Il governo olandese cede una quota del 12% a Citigroup Global Markets. Lo Stato ha ridotto la sua partecipazione a circa il 19,3%, pur dichiarando di voler mantenere la propria ‘golden share’.
(10 novembre) Cede la quota che detiene nella joint-venture britannica 3UK a Hutchison Whampoa. Il colosso di Hong Kong pagherà 90 milioni di sterline (131 milioni di euro) per entrare in possesso del 15% di KPN. Hutchison ha già versato a KPN 60 milioni di sterline, i restanti 30 milioni verranno pagati in tre rate a partire dal 2005. Nel frattempo KPN continuerà a ricevere il dividendo.

2004
(17 febbraio) Vende la sua partecipazione nella società Eutelsat per 34 milioni di euro.
(18 febbraio) Conclude i negoziati con il fisco dei Paesi Bassi sulla sua controllata tedesca di telefonia mobile E-Plus.
(11 marzo) Annuncia un piano di Buy Back da Oltre 500 milioni di euro. Si tratta circa del 3% del flottante.
(19 marzo) Annuncia che entro l’estate i servizi Umts.
(6 maggio) Vende il 75,2% di Pantel a Hungarian Telephone and Cable Corporation (HTCC). I termini finanziari dell’operazione non sono stati resi noti.
(3 settembre) Annuncia che E-Plus, sua controllata tedesca, ha messo a punto una nuova tecnologia per lo sviluppo dei servizi di terza generazione che consentirà al gruppo di risparmiare 60 milioni di euro da ora alla fine del 2005.
(13 settembre)sigla una lettera di intenti con Getronics per cedere in outsourcing alcune attività di It. Il contratto dovrebbe essere definito entro fine anno e riguarderà 120 dipendenti.
(28 settembre) Firma insieme a Global Crossing un accordo con e-via spa, controllata da e.Planet al 99,6%. Grazie a questo accordo il gruppo ePlanet potrà allungare di 320 chilometri le infrastrutture proprietarie di fibra ottica posate nel Nordovest e prolungare l’asse Milano-Torino-Colle della Maddalena fino al confine francese.
(4 ottobre) Annuncia che il prossimo 18 ottobre partiranno le sue trasmissioni in digitale terrestre. Il servizio inizialmente coprirà tutta l’area di Randstad, comprese le città di Amsterdam, Utrecht, The Haugue e Rotterdam.
(18 ottobre) Lancia un’Opa su Snt, società di call-center olandese. L’operazione che prevede il pagamento di 13,5 euro per ogni azione Snt, ha ricevuto l’approvazione del Cda della stessa Snt e partirà il 19 ottobre per terminare il 12 novembre.
(28 ottobre) Annuncia di essere in trattative con NTT DoCoMo, per rinegoziare gli accordi di licenza relativi al servizio di i-mode.
(17 novembre) Annuncia che fornirà servizi di telefonia mobile a Deloitte. Il contratto durerà tre anni. I termini finanziari dell’operazione non sono stati resi noti.
(19 novembre) Sceglie NexTone per i suoi servizi VoIP.

2005
(7 gennaio) L’Opta, ente di vigilanza olandese sulle telecomunicazioni, ha inflitto a Kpn una multa di 450.000 euro per aver concesso sconti non autorizzati ai clienti business.
(14 gennaio) KPN Telecommerce, controllata di KPN (100%), lancia un’offerta di scambio sulle azioni della sua filiale SNT Group che non possiede. Attualmente KPN Telecommerce controlla il 50,78% di SNT Group.
(18 gennaio) Lo Stato olandese cede il 6% del capitale di KPN alla Lehman Brothers.
(1 febbraio) Cede il 43,5% di Euroweb International Corp al gruppo croato Corcyra per 8 milioni di dollari.
(23 Febbraio) Firma con ING l’accordo definitvo che le permetterà di rilevare l’Internet service provider Freeler.
(9 marzo) Annuncia il lancio di il service provider Sympac, fornitore di servizi mobili europeo per dare alle società internazionali la possibilità di un solo contratto per effettuare chiamate in Europa.
(10 marzo) Annuncia la sperimentazione della tv su telefonia mobile. In estate saranno fatti alcuni test con Digitenne, Nozema e Tno e entro la fine dell’anno la sperimentazione coinvolgerà cinquecento utenti.
(1 giugno) Annuncia la ristrutturazione delle attività di call center, dopo avere acquisito la società del settore SNT, al fine di abbassare i costi e aumentare la soddisfazione dei clienti.
(28 giugno) Acquista l’operatore mobile Telfort per 980 milioni di euro.
(26 luglio) Acquista oltre 60.000 clienti Adsl da Tiscali Olanda. I dettagli finanziari dell’operazione non sono stati resi noti.
(16 agosto) Annuncia insieme a Deutsche Telekom che le trattative su una possibile acquisizione di 02 si sono concluse con un nulla di fatto.
Sceglie Siemens come fornitore della tecnologia per la televisione via internet.
(Settembre) Sceglie Lucent Technologies e Juniper Networks per l’implementazione della seconda fase del programma di passaggio del network all’Internet Protocol/MultiProtocol.
Firma con Alcatel un contratto per l’aggiornamento delle linee Dsl per i nuovi servizi.
(20 settembre) Lancia il marchio Simyo, specializzato in servizi a basso costo, per la comunicazione mobile nei Paesi Bassi. Il prezzo delle chiamate sarà di 18 centesimi al minuto, gli sms costeranno 9 centesimi.
(24 ottobre) NTT DoCoMo rende noto di avere posto fine all’alleanza di partecipazioni incrociate con KPN Mobile vendendo il 2,16% nella tlc olandese alla sua controllante Kpn NV. In base a un nuovo accordo, KPN continuerà a usare le licenze dei servizi Internet i-mode di DoCoMo. KPN ha versato a NTT DoCoMo 5 milioni di euro.
(26 ottobre) Rileva il 51% di Beep.
(2 dicembre) Il Ministero delle Finanze olandese ha annunciato che venderà il gestore di rete radio-tv Nozema Services NV a KPN e di avere avviato colloqui esclusivi.
(7 dicembre) Lo Stato cede l’8% di KPN per 1,39 miliardi di euro.

2006
(7 febbraio) Firma con Endemol Nederland BV un Lettera d’intenti per creare una joint venture. La nuova società dovrebbe distribuire sul mercato tedesco i contenuti di Endemol attraverso la piattaforma di KPN.
(21 febbraio) Sceglie la soluzione Alcatel Managed Communications Services per erogare servizi di telefonia avanzata alle aziende. KPN è il primo carrier a offrire alle PMI dei Paesi Bassi servizi innovativi e flessibili basati sul modello pay-per-user.
(28 febbraio) Firma con Ericsson un memorandum d’intesa per sviluppare insieme in Olanda una rete a banda larga mobile ad alta velocità basata sulla tecnologia HSDPA. Ericsson sarà il solo fornitore per questa rete.
(7 marzo) Riceve il via libera dalla Nederlandse Mededingingsautoriteit (NMa), l’autorità. competente per la concorrenza olandese, per l’acquisizione della società di trasmissione Nozema, di cui è azionista di maggioranza è lo Stato. Ora KPN, in base a quanto stabilito dalla NMa, è obbligata a vendere alcune delle sue torri di trasmissioni a una terza parte entro due anni. Nozema sarà venduta per 750 milioni di euro, cash e senza oneri debitori.
(8 marzo) KPN Mobile firma un memorandum di collaborazione con Huawei Technologies in base al quale Huawei fornirà a KPN l’apparecchiatura di rete UMTS primaria. In base all’accordo, Huawei e KPN collaboreranno alla realizzazione di un’intera rete primaria a commutazione di circuito e di pacchetto 3G/2G estesa a tutto il territorio nazionale.
(31 marzo) Rileva Speedling ISP. Il valore dell’operazione non è stato reso noto.
(2 maggio) Lancia un servizio tv su Internet. Con un abbonamento mensile di 19,95 euro, i consumatori possono scegliere tra 46 canali tv e 60 stazioni radio e hanno accesso ad una library pay-per-view di 300 film. Gli spettatori avranno bisogno di acquistare uno speciale set-top box per 149,95 euro che funziona anche come registratore video digitale, immagazzinando fino a 100 ore di programmi. Kpn offre alcuni servizi oltre quelli della tv tradizionale, come il video on demand.
(21 giugno) Annuncia che la sua controllata KPN Global Carrier Services si fonderà con la società statunitense iBasis. La nuova società, che sarà controllata al 51% da KPN, raggrupperà le attività che l’operatore olandese ha in Europa ed in Asia con che iBasis ha in Asia, in America settentrionale e nell’America del Sud.
(15 settembre) Fonda insieme a Orange, Sprint Nextel, T-Mobile International, Vodafone Group, NTT DoCoMo e China Mobile la “Next Generation Mobile Networks Cooperation” per gettare le basi per lo sviluppo e la diffusione della rete 4G di nuova generazione in tutto il mondo. Gli operatori coinvolti nell’alleanza hanno anche fondato una vera e propria società con sede in Gran Bretagna: la NGMN Limited.
(15 settembre) Tiscali conclude un accordo per la cessione delle proprie attività in Olanda a KPN Telecom. L’offerta ricevuta valorizza l’enterprise value di Tiscali Olanda in 255 milioni di Euro, che verranno corrisposti in cassa al closing.
(22 settembre) Annuncia che il governo olandese ha intenzione di cedere i 167 milioni di azioni della società ancora detenute.
(17 dicembre) KPN, Getronics, Accenture e Atos Origin si aggiudicate singoli contratti per 750 milioni di euro per fornire congiuntamente servizi di workplace a 53.000 dipendenti di ING in tutta Europa. KPN si occuperà di tutti i servizi di comunicazione mobili e fissi, call center, LAN e conferenza, che verranno forniti a tutti i dipendenti ING in Olanda e in Belgio, comprese le attrezzature per l’utente finale e l’organizzazione del traffico in rete (il valore del contratto è di 269 milioni di euro).

2007
(6 febbraio) E’ fra i firmatari dell’accordo stretto fra un gruppo di operatori di tlc europei per l’adozione di un codice che protegga i bambini da atti di pedofilia e bullismo, e che impedisca loro di avere accesso a materiale violento e pornografico dai cellulari. I firmatari dell”accordo oltre a KPN sono: Bouygues Telecom, Cosmote, Debitel, Deutsche Telekom, Go Mobile Malta, Hutchison Europe 3G, Jamba! , Mobile Entertainment Forum, Orange, SFR, Telecom Italia, Telefonica Moviles, Telenor, TeliaSonera e Vodafone.

DATI ECONOMICI E FINANZIARI

KPN Telecom*

2005

2004

Ricavi

11.936

11.819

Spese s’esercizio 9.588 9.174

Risultato operativo

2.348

2.645

EBITDA

4.724

4.835

Utile d’esercizio

1.454

1.757

*I valori sono riportati in milioni di euro

Ricavi per settore*

2005

2004

Telefonia fissa

6.883

7.249

Telefonia mobile

5.857

5.264
Altro 255 389
Valori d’interscambio (1.059) (1.083)

Totale

11.936

11.819

*I valori sono riportati in milioni di euro

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