COMUNICATO STAMPA
“Negli ultimi anni i lavoratori di Telecom hanno pagato sin troppo gli errori del vecchio management e una politica che ha depredato l’azienda, secondo logiche esclusivamente finanziarie. Ci saremmo aspettati, quindi, dalla nuova gestione Telecom durante il rinnovo del contratto aziendale una maggiore attenzione e un riconoscimento concreto verso i lavoratori del gruppo. Purtroppo però, al momento, non è così e notevoli sono le distanze tra le rivendicazioni economiche dei lavoratori e le disponibilità annunciate dall’azienda“. Così dichiara una nota della Segreteria Nazionale di SLC-CGIL, annunciando l’interruzione del confronto con Telecom sul rinnovo del contratto aziendale e la conseguente apertura delle procedure di sciopero a livello nazionale.
“Come SLC-CGIL, insieme a Fistel-Cisl e Uilcom-Uil abbiamo aperto le procedure per uno sciopero nazionale perché, a fronte di una nostra richiesta di aumenti del 30% nel quadriennio 2008-2011 sul Premio di Risultato e di 2 euro sul ticket, l’azienda ha dichiarato essere disponibile a un aumento massimo del 10% in 4 anni, chiedendo ai lavoratori maggior senso di responsabilità“.
“Non possiamo però accettare il richiamo che l’azienda ha fatto“, continua il comunicato di SLC-CGIL, ” ad un più di responsabilità, quando per “responsabilità” si intende esclusivamente moderazione salariale. Per noi responsabilità vuol dire rimettere al centro la qualità, la buona occupazione, un giusto riconoscimento economico a chi ha mantenuto l’azienda competitiva anche supplendo alle carenze altrui“.
“Da mesi, del resto, non si parla di altro che di crisi del potere di acquisto dei lavoratori, di questione salariale aperta, etc,.: Telecom dimostri che intende farsi carico per quanto le compete di questa situazione, mostrando coerenza e facendo seguire i fatti alle belle parole“.