COMUNICATO STAMPA
Il settore della Tecnologia di Consumo ha sviluppato in Italia nel canale online un giro di affari di 848 milioni di euro, con un trend positivo (+6,8%) rispetto al 2009. Tra i diversi settori merceologici, da segnalare la crescita della Fotografia (+21,8%), che guadagna un punto di quota sul totale (da 6% a 7%); seguono l’Elettronica di Consumo (+9,1%) e la Telefonia, in crescita ma con tassi inferiori alla media (+3%). Si distingue in negativo il comparto IT (-5,2%), che riduce il proprio peso nel canale online dal 37% al 33%. Questo è il quadro che emerge dalle rilevazioni di GfK Retail and Technology presentate oggi nel corso del Quinto Internet Sales Forum in collaborazione con ANDEC (Associazione Nazionale Importatori e Produttori Elettronica Civile).
In Europa (negli 11 Paesi analizzati da GfK) le vendite del canale Internet si sono progressivamente sviluppate negli ultimi 5 anni, raddoppiando in importanza relativa: nel 2010 le vendite online hanno raggiunto un peso del 13,6% sul totale vendite a valore, rispetto al 6,3% del 2006. In cima alla classifica dei Paesi in cui le vendite online hanno raggiunto una importanza maggiore c’è la Repubblica Ceca (23,7%), seguita dalla Germania (19,3%) e, a distanza ravvicinata, dalla Gran Bretagna (19,2%). L’Italia si posiziona all’ottavo posto per peso relativo delle vendite internet, con un canale online che sviluppa il 5,3% del totale delle vendite a valore. Nel 2010 le vendite tramite Internet in Europa hanno ricominciato a crescere in tutti i settori rilevati da GfK. In particolare l’analisi per settore merceologico mostra che il fatturato del canale online ha un peso maggiore per il settore IT (20,9%), seguito da Fotografia (19,1%), Office Equipment (14,1%), Consumer Electronics (11,8%). Le vendite online sono invece più marginali (meno del 10%) per piccoli e grandi elettrodomestici, strumenti diagnostici personali, ed accessori.
Una maggiore attenzione merita il comparto dei cosiddetti Technical Consumer Equipment, comprendente Elettronica di Consumo, Telefonia, Informatica, Office Equipment e Fotografia (esclusi quindi i settori grandi e piccoli elettrodomestici, gli apparecchi per il trattamento aria, e gli strumenti di diagnosi personale). I Technical Consumer Equipment hanno registrato a totale Italia nel 2010 vendite complessive per 13,5 miliardi di euro, con una crescita del 3,9% rispetto all’anno precedente. Il 94,6% di questi 13,5 miliardi di euro di fatturato è transitato attraverso i canali tradizionali, mentre il restante 5,4% è passato dal web, per un giro d’affari di 735 milioni di euro (il 3,4% in più rispetto al 2009). Questi quattro settori merceologici sono dunque responsabili di oltre l’86% delle vendite a valore di beni durevoli nel canale online. In generale le vendite dei Technical Consumer Equipment stentano a decollare online a causa delle promozioni frequenti nei punti vendita che rendono meno convenienti gli acquisti via Internet. Oggi in Italia il canale Internet pesa il 9,9% per la Fotografia, il 6,5% per l’Elettronica di Consumo, il 5,4% per l’Informatica e il 2,8% per la Telefonia.
“Internet ha cambiato radicalmente il comportamento dei consumatori fino a profilare una generazione del tutto nuova che possiamo definire ‘digital natives‘” ha dichiarato Antonio Besana, Direttore Commerciale di GfK Retail and Technology Italia. “Social network e social media crescono con tassi esponenziali, ed internet sta ampliando l’offerta di connettività oltre il PC, attraverso net-book, web-book e smartphone di ultima generazione. La connettività con la rete diventa una costante. Siamo sempre connessi: essere online è di default, mentre essere off-line è diventata una scelta. Online acquistiamo informazioni, soluzioni, utilities, tools, facilities. Il prodotto hardware diventa quasi un optional nella dotazione di servizi, e si aprono nuovi spazi per il marketing delle applicazioni, non solo per i consumatori ma anche per le imprese. Il lancio dei web-book costituisce un ulteriore supporto allo sviluppo del fenomeno: da maggio a dicembre del 2010 sono stati venduti in Italia 260.000 web-book, con un giro di affari di 170 milioni di Euro, destinati ad incrementare nei prossimi mesi con l’allargamento dell’offerta generata dalla progressiva presenza di un numero sempre maggiore di competitor“.
In occasione del Forum, ANDEC ha presentato l’aggiornamento dell’indagine sull’uso dell’eCommerce per le imprese associate. Il risultato dell’indagine 2010, che ha escluso i grandi elettrodomestici, i prodotti informatici e delle climatizzazione, mostra una leggere crescita della percentuale di aziende che utilizzano l’e-commerce. Inoltre emerge che l’approccio al canale Internet è multiplo: da una parte diminuisce la tendenza alla vendita diretta attraverso il proprio sito, dall’altra cresce quella per definire accordi commerciali con il Trade.
“Secondo i risultati della nostra indagine notiamo una leggera crescita, dal 60% al 63%, della percentuale di aziende che utilizzano l’e-commerce” afferma Maurizio Iorio Presidente di ANDEC. “Crediamo però che la carenza di regole possa essere talvolta motivo di disorientamento e diffidenza che inducono le aziende a prendere tempo per una valutazione più attenta e ponderata di potenziale ed opportunità. In ogni caso tutte le imprese sono consapevoli della crescente influenza dell’e-commerce come strumento di vendita e pongono al centro della loro riflessione sulle strategie di marketing un consumatore che per i suoi acquisti utilizza sempre più la Rete nel processo decisionale“.