COMUNICATO STAMPA
L’avvento dell’ICT come strumento consolidato di gestione aziendale viaggia ancora a marce differenti e – laddove esiste – l’utilizzo della carta piuttosto che del documento elettronico è addirittura in aumento: per ragioni di comodità e di abitudine, o per fattori di matrice culturale.
E’ la molla del risparmio a spingere molte PMI verso la dematerializzazione. I dati sono in crescita: il 42% delle PMI italiane ha in corso investimenti in document management, mentre il 47% ha in programma un aumento complessivo del suo budget IT nel 2008. Queste le cifre di un settore, quello dell’archiviazione documentale, oggi fra i più strategici del mercato, perchè è connesso ad una ristrutturazione dell’intera infrastruttura di governance aziendale.
Lo afferma con decisione Assintel, l’associazione nazionale delle imprese ICT, che ha organizzato con Ascom Padova il convegno “L’impresa paperless: la gestione digitale dei documenti“, seconda tappa di un road show dedicato alle PMI.
“In Italia la spinta alla digitalizzazione è oggi sostenuta da più fronti – quello normativo, quello fiscale, quello della Pubblica Amministrazione – perchè può essere il punto cardine dal quale ripensare tutta l’organizzazione aziendale, in termini di ottimizzazione dei processi, di innovazione, di responsabilità sociale“, commenta Andrea Ardizzone, Segretario Generale di Assintel. “Di questo ha bisogno il nostro sistema economico per tornare a essere competitivo“.
Il Veneto, in questo contesto, è una regione il cui sistema economico garantisce un buon ranking per gli indicatori macro dell’innovazione: capacità di attrazione di investimenti esteri, infrastrutture, rete bancaria, tasso di occupazione.