Key4biz

Telecom Italia: approvati dal Consiglio di Amministrazione i risultati di bilancio 2005

COMUNICATO STAMPA


Gruppo Telecom Italia: Utile netto pari a 3.216 milioni di euro, +77% rispetto al 2004 principalmente grazie ai maggiori utili derivanti dall’operazione di integrazione di Tim

Proposto dividendo in ragione di 0,14 euro (0,1093 nel 2005) per azione ordinaria +28,1%; 0,151 euro (0,1203 nel 2005) per azione di risparmio +25,5%

Proposta autorizzazione per buy back su azioni proprie fino ad 1 miliardo di euro

Indebitamento finanziario netto: in calo a 39,8 miliardi di euro; si riduce di oltre 10 miliardi di euro rispetto al livello raggiunto post OPA su Tim, distribuzione dividendi 2004 e investimenti finanziari

Investimenti industriali pari a 5.173 milioni di euro, circa il 70% per sviluppo e innovazione

Wireline: – superati a fine anno i 7 milioni di accessi Broadband di cui 1,3 milioni all’estero; – ricavi pari a 17.802 milioni di euro, +2,1% rispetto al 2004 (+1,6% crescita organica) – investimenti industriali pari a 2.670 milioni di euro, +17,8% rispetto al 2004; – ricavi Progetto Broadband europeo pari a 566 milioni di euro, +109,6% rispetto al 2004;

Tim Italia: – oltre 1,3 milioni di nuove linee nell’ultimo trimestre; – 2,2 milioni di clienti UMTS; – ricavi pari a 10.076 milioni di euro, +1,5% rispetto al 2004 – ricavi VAS pari a 1.449 milioni di euro, +15,4% rispetto al 2004;

Tim Brasile: – ricavi in crescita del 34,2% rispetto al 2004; -Ulteriormente consolidata la posizione di secondo operatore sul mercato con oltre 20 milioni di linee, market share al 23,4%;

 

Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi oggi sotto la presidenza di Marco Tronchetti Provera, ha esaminato e approvato la documentazione di bilancio del Gruppo e della Capogruppo al 31 dicembre 2005.

I ricavi ammontano a 29.919 milioni di euro e registrano un incremento del 5,8% rispetto al 2004 (28.292 milioni di euro). Escludendo gli effetti positivi della variazione dei cambi e della variazione del perimetro di consolidamento, la crescita organica risulta pari al 3,8% (+1.105 milioni di euro). Tra i principali elementi che hanno caratterizzato la crescita nel 2005 sono da ricordare:
1) il significativo contributo della Business Unit Mobile (+765 milioni di euro), principalmente grazie all’apporto delle attività in Brasile (+616 milioni di euro) e al buon andamento dei servizi a valore aggiunto e della vendita dei terminali innovativi 3G sul mercato domestico (+153 milioni di euro);
2) la buona prestazione della Business Unit Wireline (+272 milioni di euro) ottenuto grazie allo sviluppo del mercato Broadband in Italia e del Progetto europeo, alla crescita dei servizi innovativi e allo sviluppo del business dei servizi wholesale nazionali e internazionali;
3) l’incremento, all’interno della Business Unit Media (+24 milioni di euro), della crescita della raccolta pubblicitaria.

L’EBITDA (Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/minusvalenze e ripristini/svalutazioni di attività non correnti) è pari a 12.517 milioni di euro, -2,7% rispetto al 2004 (12.864 milioni di euro). L’incidenza sui ricavi è pari al 41,8% (45,5% nel 2004). Escludendo gli elementi eccezionali, l’effetto delle variazioni di cambio e di perimetro di consolidamento ed i costi di start up (sostenuti da TI Media nel progetto “Digitale Terrestre” e da Olivetti per il lancio dei nuovi prodotti della divisione Office), la crescita organica risulta pari al 2,7% (+345 milioni di euro).

Più nel dettaglio l’EBITDA nel 2005 risente della politica di razionalizzazione aziendale, derivante dall’adozione del modello “one company”, volta alla ricerca di ulteriori efficienze e sinergie, e che comporta nel periodo anche oneri pari a 305 milioni di euro legati al processo di ottimizzazione degli organici. Nel 2004 invece l’EBITDA era influenzato positivamente dalla proventizzazione del contributo 1999 per l’esercizio di attività di telecomunicazioni (546 milioni di euro) e dal rilascio di fondi rischi per la partecipata Tim Celular (109 milioni di euro).

L’EBIT (Risultato operativo) ammonta a 7.499 milioni di euro, -1,4% rispetto al 2004 (7.603 milioni di euro). L’incidenza sui ricavi nel 2005 è pari al 25,1% (26,9% nel 2004). Escludendo gli elementi eccezionali, l’effetto delle variazioni di cambio e di perimetro di consolidamento ed i costi di start up, la crescita organica è pari allo 0,6% (+47 milioni di euro).
Sull’EBIT incidono negativamente i maggiori ammortamenti (+424 milioni di euro rispetto all’esercizio 2004) legati alla politica d’investimento effettuata sia nel corso del 2005 sia nell’esercizio precedente, che scontano una componente ad alta tecnologia, caratterizzati da una vita utile più breve. Hanno invece positivamente influito le plusvalenze lorde derivanti dalla cessione di immobili avvenuta a dicembre 2005 (+264 milioni di euro).

Entrambi i margini, EBITDA e EBIT, che scontano gli effetti sopra riportati, sarebbero stati sostanzialmente in linea con le stime di crescita annunciate al mercato, se Telecom Italia non avesse deciso di reimpiegare le efficienze ottenute grazie all’accelerazione del processo di integrazione (complessivamente più di 400 milioni di euro rispetto a quanto previsto) per sviluppare un piano di investimenti commerciali e di rete. Tale piano permetterà al Gruppo di affrontare i nuovi scenari di business, rafforzando la propria leadership.

Il risultato netto consolidato nel 2005, pari a 3.216 milioni di euro (3.690 milioni di euro prima della quota di spettanza dei terzi), registra una crescita di oltre il 77% rispetto allo stesso periodo del 2004 (1.815 milioni di euro). La crescita del risultato netto consolidato è riconducibile principalmente:
1) alle plusvalenze derivanti dal processo di dismissione delle partecipazioni non strategiche, principalmente TIM Hellas (410 milioni di euro) e Tim Perù (120 milioni di euro);
2) ai maggiori utili di spettanza della Capogruppo (545 milioni di euro) connessi all’operazione d’integrazione di Tim.

Gli investimenti industriali del 2005 sono pari a 5.173 milioni di euro, in crescita di 171 milioni di euro rispetto all’anno precedente, principalmente per i maggiori investimenti della BU Wireline.

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2005 è pari a 39.858 milioni di euro (32.862 milioni di euro a fine 2004). L’indebitamento si è ridotto nel corso dell’anno di oltre 10 miliardi di euro rispetto al livello raggiunto post OPA e altri acquisti di azioni di TIM (13.832 milioni di euro), nonostante il pagamento dei dividendi (per 2.328 milioni di euro) e gli investimenti finanziari effettuati (1.102 milioni di euro).

Tale riduzione è stata generata da: il flusso di cassa netto per 4.818 milioni di euro (corrispondente al cash flow complessivo di 9.991 milioni di euro, al netto degli investimenti industriali pari a 5.173 milioni di euro), le dismissioni di partecipazioni non strategiche (3.674 milioni di euro), comprensive della dismissione di immobili (di cui 568 milioni di euro relativi alle cessioni ai fondi Raissa e Spazio Industriale), gli aumenti di capitale per esercizio di stock option e la conversione del Prestito Obbligazionario 2001/2010 per un cash in complessivo di 1.774 milioni di euro.

Il personale del Gruppo al 31 dicembre 2005, comprensivo del personale con contratto di lavoro somministrato, è pari a 86.531 (85.484 unità escludendo le attività cedute o in corso di cessione). Al 31 dicembre 2004 il personale del Gruppo, comprensivo del personale con contratto di lavoro somministrato, era pari a 94.022 (82.620 unità escludendo le attività cedute o in corso di cessione).

Risultati di Telecom Italia S.p.A. nel 2005
I risultati economico finanziari della Società Capogruppo Telecom Italia S.p.A. dell’anno 2005 e dei relativi periodi di confronto sono stati redatti secondo i principi contabili italiani poiché la normativa prevede l’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS per la società Capogruppo a partire dal 2006. I valori economici, patrimoniali e finanziari di Telecom Italia S.p.A. tengono conto dei risultati dell’incorporata Tim S.p.A. solo per i mesi di gennaio e febbraio 2005. Il 1 marzo 2005 infatti le attività italiane di Tim S.p.A. sono confluite nella società neocostituita Tim Italia S.p.A controllata al 100% da Telecom Italia S.p.A.

I ricavi sono pari a 17.209 milioni di euro e crescono del 6,8% rispetto al 2004 (16.108 milioni di euro). Tale valore comprende i ricavi di competenza dell’incorporata Tim S.p.A. per i mesi di gennaio e febbraio (1.270 milioni di euro).

L’EBITDA (Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/minusvalenze e ripristini/svalutazioni di attività non correnti) è pari a 6.863 milioni di euro, -1,7% (6.982 milioni di euro nel 2004). L’incidenza sui ricavi è pari al 39,9% (43,3% nel 2004).
Più nel dettaglio l’EBITDA nel 2005 è influenzato dalla politica di razionalizzazione aziendale, derivante dall’adozione del modello “one company”, che comporta accantonamenti, pari a 247 milioni di euro, legati al processo di ottimizzazione degli organici. Escludendo gli effetti derivanti dalla fusione con Tim e gli altri elementi eccezionali, l’EBITDA dell’esercizio 2005 risulta pari a 6.563 milioni di euro e diminuisce di 348 milioni di euro rispetto al 2004, l’incidenza sui ricavi è del 41,2% (42,2% nel 2004).

L’EBIT (Risultato operativo) è pari a 4.082 milioni di euro, -0,6% (4.106 milioni di euro rispetto al 2004). L’incidenza sui ricavi è del 23,7% (25,5% nel 2004). Sul risultato operativo incidono negativamente i maggiori ammortamenti, legati alla incorporata Tim. Escludendo gli effetti derivanti dalla fusione con Tim e gli altri elementi eccezionali, l’EBIT dell’esercizio 2005 risulta pari a 3.691 milioni di euro e diminuisce di 317 milioni di euro rispetto al 2004, l’incidenza sui ricavi è del 23,2% (24,9% nel 2004).

Il risultato netto di Telecom Italia S.p.A. è pari a 3.885 milioni di euro, in crescita dell’82% rispetto al 2004 (2.135 milioni di euro). In particolare tale risultato ha beneficiato di un miglioramento della gestione finanziaria (+1.645 milioni) attribuibile ai maggiori dividendi da controllate, connessi all’operazione d’integrazione di Tim.

Eventi successivi al 31 dicembre 2005
Si elencano di seguito i principali eventi successivi al 31 dicembre 2005:

CESSIONE DI DIGITEL VENEZUELA
Telecom Italia, attraverso la propria controllata TIM International N.V., ha firmato il 20 gennaio 2006 l’accordo per la cessione del 100% del capitale dell’operatore mobile venezuelano Corporaciòn Digitel C.A. (Digitel) alla società Telvenco S.A., di proprietà di Oswaldo Cisneros ad un prezzo pari a 425 milioni di USD (enterprise value). Il perfezionamento dell’accordo è condizionato all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti autorità venezuelane.

A livello consolidato la cessione determinerà una riduzione dell’indebitamento finanziario netto di circa 425 milioni di dollari.

La cessione della partecipazione in Digitel si inquadra nell’ambito della strategia del Gruppo Telecom Italia di razionalizzazione del proprio portafoglio di partecipazioni internazionali ed alla focalizzazione della propria presenza nei Paesi dove è possibile sfruttare al meglio le potenzialità dell’integrazione tra piattaforme fisse e mobili e dove si dispone di una licenza nazionale.

I RISULTATI DELLE BUSINESS UNIT
I dati relativi all’esercizio 2005 di Telecom Italia Media sono stati riportati nel comunicato stampa diramato il 6 marzo scorso, a valle del Consiglio di Amministrazione che li ha approvati.

L’attività operativa IT Gruppo non è più dettagliata, in quanto integrata all’interno di Operations, a seguito della fusione di IT Telecom in Telecom Italia, avvenuta a fine 2004.

WIRELINE
I ricavi, pari a 17.802 milioni di euro, registrano un incremento del 2,1% rispetto al 2004 (+371 milioni di euro); la crescita organica, a parità di area di consolidamento ed escludendo la differenza cambio, è pari all’1,6% (+272 milioni di euro).

Tale incremento è stato ottenuto grazie al successo delle azioni di sviluppo del mercato Broadband nazionale ed europeo, all’incremento dei servizi e prodotti innovativi e alla difesa del mercato core della fonia.

Il comparto della Fonia ha registrato ricavi per 10.095 milioni di euro (-4,7% rispetto al 2004). Tale segmento è stato anche nel 2005 caratterizzato da una dinamica di riduzione dei ricavi da traffico (-10%), dovuta essenzialmente alla migrazione verso la rete mobile, oltre che all’impatto regolatorio sui prezzi della terminazione fisso-mobile. Tale riduzione è stata limitata grazie al recupero di quota di mercato sul traffico (+0,6%), all’incremento dei pacchetti flat, che hanno raggiunto i 6,3 milioni pari al 29% del totale accessi, e alla crescente penetrazione di terminali innovativi (Aladino, Videotelefono e Cordless Wi-Fi) che a dicembre 2005 hanno raggiunto quota 3.815.000 unità (con una crescita nel 2005 pari a 2.260.000 unità)

I ricavi del comparto Internet, pari a 1.197 milioni di euro, crescono del 17,2% rispetto al 2004 grazie alla crescita dei ricavi Broadband (+40%). Il portafoglio dei clienti Broadband di Wireline in Italia ha raggiunto, al 31 dicembre 2005, 5.707.000 accessi (+1.697.000 rispetto a fine 2004, di cui quasi la metà acquisiti nell’ultimo trimestre dell’anno); considerando inoltre i clienti Broadband in Francia, Germania e Olanda, pari a 1.313.000 (+893.000 rispetto a fine 2004 inclusi quelli derivanti dall’acquisizione di Liberty Surf in Francia), il portafoglio complessivo in Europa ha raggiunto 7.020.000 unità.

I ricavi del comparto Data Business, pari a 2.107 milioni di euro, presentano complessivamente una crescita del 6,3%, rispetto al 2004, principalmente grazie al forte sviluppo dei VAS Dati (Web Services e Outsourcing) e dei servizi innovativi di trasmissione dati, veicolati principalmente su tecnologia XDSL.

In forte aumento i ricavi del Progetto Broadband europeo (Francia, Germania e Olanda), pari a 566 milioni di euro (+109,6% rispetto al 2004) grazie anche all’impulso di crescita derivante dall’acquisizione di Liberty Surf Group in Francia. Il portafoglio complessivo dei clienti esteri di Wireline (broadband + narrowband) ha raggiunto 1.791.000 unità al 31 dicembre 2005.

I ricavi dei servizi Wholesale sono pari a 3.525 milioni di euro e presentano una crescita del 10,5% rispetto allo stesso periodo del 2004. L’EBITDA (Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/minusvalenze e ripristini/svalutazioni di attività non correnti) è pari a 7.597 milioni di euro, -2,7% rispetto al 2004 (7.809 milioni di euro) con una incidenza sui ricavi pari al 42,7% (44,8% nel 2004). Su tale risultato incidono negativamente nel 2005 i costi relativi al processo di razionalizzazione aziendale (per circa 200 milioni di euro), mentre nel 2004 sono stati registrati elementi eccezionali complessivamente positivi per 90 milioni di euro; pertanto la crescita organica, al netto anche delle variazioni di perimetro, è pari all’1%.

 L’EBIT (Risultato operativo) è pari a 4.566 milioni di euro, -4% rispetto al 2004 (4.756 milioni di euro), con incidenza sui ricavi pari al 25,6% (27,3% nel 2004). Tale risultato risente oltre che delle partite straordinarie sopra elencate anche dell’incremento degli ammortamenti legati ai maggiori investimenti industriali effettuati sia nel corso del 2005 che nell’esercizio precedente. Escludendo gli elementi straordinari già citati, e la variazione di perimetro, il risultato operativo è in linea con il valore registrato nell’esercizio precedente.

Gli investimenti industriali, pari a 2.670 milioni di euro, crescono di 403 milioni di euro (+17,8%) rispetto al 2004. Tale crescita è principalmente riconducibile ad investimenti in tecnologie innovative e nuovi servizi sul mercato domestico e nel Progetto Broadband europeo.

MOBILE
I ricavi sono pari a 12.963 milioni di euro, con un incremento del 10,7 % rispetto alla fine del 2004 e registrano una crescita organica del 6,3%. Tale crescita è legata principalmente al forte sviluppo delle attività in Brasile e alla conferma del buon andamento sul mercato domestico.

L’EBITDA (Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/minusvalenze e ripristini/svalutazioni di attività non correnti) è pari a 5.540 milioni di euro, con una incidenza sui ricavi pari al 42,7%, (nel precedente esercizio 5.421 milioni di euro e 46,3% rispettivamente). La crescita organica è pari al 6,2% grazie in particolare al buon andamento delle attività brasiliane.

L’EBIT (Risultato operativo) si attesta a 3.661 milioni di euro, -4,9% rispetto al 2004 (3.850 milioni di euro), con un’incidenza sui ricavi del 28,2% (32,9% nel 2004). Tale risultato risente di una strutturale crescita dei livelli di ammortamento legati ai progressivi investimenti ad alta tecnologia, caratterizzati da una vita utile più breve, per lo sviluppo delle infrastrutture di rete e di supporto al business. La crescita organica rispetto al 2004 è pari al 3,4%.

Gli investimenti industriali nell’esercizio 2005 sono stati pari a 2.118 milioni di euro, (2.288 milioni di euro nel 2004). La variazione è determinata dalle sinergie derivanti dal processo d’integrazione in atto, che consente di proseguire nello sviluppo tecnologico delle reti a costi più bassi.

Il portafoglio clienti (domestico ed internazionale), escludendo quelli delle società cedute o in corso di cessione nel periodo, è pari a 48,7 milioni di linee con un incremento del 22% rispetto al 31 dicembre 2004.

Di seguito i risultati per le principali aree di business (attività domestiche e Brasile):

ITALIA
I ricavi delle attività domestiche sono pari a 10.076 milioni di euro, con una crescita dell’1,5% rispetto all’esercizio 2004.

 In particolare contribuisce a tale crescita il continuo sviluppo dell’offerta dei servizi a valore aggiunto (VAS), che raggiungono nel corso dell’esercizio un valore pari a 1.449 milioni di euro (+15,4% rispetto all’esercizio 2004) ed un’incidenza sui ricavi del 14,4% (12,7% nel 2004); per quasi un terzo tali ricavi derivano da servizi innovativi (non SMS). I ricavi relativi ai servizi core voce, pari a 7.921 milioni di euro (-176 milioni di euro rispetto al 2004), risentono dell’impatto negativo dell’entrata in vigore del nuovo listino di terminazione mobile; al netto di tale effetto i ricavi core risulterebbero sostanzialmente allineati all’anno precedente.

In significativa crescita il fatturato da terminali, pari a 706 milioni di euro (+23,9%), sostenuto dal successo delle campagne promozionali sui telefonini di terza generazione.

L’EBITDA (Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/minusvalenze e ripristini/svalutazioni di attività non correnti) è pari a 5.086 milioni di euro, -1,8% rispetto al 2004. L’incidenza sui ricavi è pari al 50,5% (52,2% nel 2004). Al netto degli elementi eccezionali, l’EBITDA registra una crescita organica dell’1,5% rispetto all’esercizio precedente. Al netto dell’effetto derivante dall’entrata in vigore del nuovo listino di terminazione mobile, l’EBITDA registrerebbe invece una crescita del 3,3% rispetto al 2004.

L’EBIT (Risultato operativo) si attesta a 3.856 milioni di euro, -3,8% rispetto al 2004. L’incidenza sui ricavi è pari al 38,3% (40,4% nel 2004). Tale margine è influenzato dalla crescita dei livelli di ammortamento connessa alla spinta per lo sviluppo delle infrastrutture di rete 3G e delle piattaforme di supporto all’innovazione dell’offerta e al lancio di nuovi servizi, che scontano una componente d’investimento ad alta tecnologia e sono caratterizzate da una vita utile più breve. Escludendo gli elementi eccezionali, la crescita organica è pari allo 0,4% rispetto all’anno precedente.

Gli investimenti industriali nell’esercizio 2005 sono stati pari a 1.276 milioni di euro e sono concentrati nelle infrastrutture di rete e nello sviluppo di piattaforme IT per nuovi servizi.

Con circa 28,6 milioni di linee, TIM si conferma leader nel mercato domestico con una market share del 40%. Particolarmente positivo l’andamento della customer base nell’ultimo trimestre 2005 dove si registra una crescita di oltre 1,3 milioni di SIM. Al 31 dicembre 2005 inoltre sono quasi 2,2 milioni i clienti UMTS, mentre circa 2 milioni hanno sottoscritto le nuove offerte (Tribù, Famiglia, Relax).

BRASILE (cambio medio real/euro 0,330155)
Il Gruppo TIM Brasil, unico operatore con copertura estesa all’intero territorio nazionale, mantiene la leadership come numero di linee GSM, con 16,6 milioni di linee al 31 dicembre 2005 (+88,7% rispetto al 2004).

Le linee complessive (GSM, TDMA) al 31 dicembre 2005 sono pari a 20,2 milioni in crescita di 6,6 milioni da inizio anno (+48,4%).

Il Gruppo TIM Brasil conferma la seconda posizione a livello nazionale in termini di consistenza clienti, con una quota di mercato del 23,4% ed una posizione di leadership sulla quota di mercato incrementale (market share su net additions 32,0%).

I ricavi consolidati del Gruppo TIM Brasil raggiungono gli 8.784 milioni di reais, con una crescita del 34,2% rispetto al 2004 grazie al forte sviluppo della base clienti ed al crescente contributo dei servizi a valore aggiunto, che raggiungono nell’esercizio 2005 un’incidenza sui ricavi del 5% (3,2% nel 2004).

L’EBITDA consolidato (risultato operativo ante ammortamenti, plus/minusvalenze e ripristini/svalutazioni di attività non correnti) è pari a 1.412 milioni di reais, e registra un incremento di 492 milioni di reais rispetto al 2004 (+53,5%). Il margine sui ricavi è pari al 16,1%. Tale risultato, conseguito nonostante la forte e costante spinta sulle leve commerciali per lo sviluppo della base clienti, conferma la validità di una strategia focalizzata su una crescita volta a coniugare sviluppo e miglioramento di redditività.

L’EBIT consolidato è negativo per 574 milioni di reais (-471 milioni di reais nell’esercizio 2004). Tale risultato è stato conseguito nonostante la crescita degli ammortamenti connessa allo sviluppo degli asset di rete e IT.

Gli investimenti industriali realizzati nell’esercizio 2005 sono pari a 2.551 milioni di reais (2.973 milioni di reais nel 2004).

OLIVETTI
I ricavi ammontano a 452 milioni di euro e registrano una riduzione di 138 milioni di euro rispetto all’esercizio 2004; escludendo l’effetto della variazione dei cambi, del perimetro di consolidamento (in particolare riferito alla cessazione delle attività in USA e Messico ed alla cessione di Innovis SpA e Cell-Tell SpA) e i ricavi start up relativi al lancio dei nuovi prodotti a tecnologia ink-jet (stampanti multifunzionali desk top e stampanti fotografiche portatili), la variazione organica è negativa per 81 milioni di euro. Tale dato è influenzato dalla razionalizzazione del portafoglio prodotti e dalla riduzione dei prezzi e volumi di vendita di fax e testine ink-jet.

L’EBITDA (Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/minusvalenze e ripristini/svalutazioni di attività non correnti) è negativo per 15 milioni di euro (+28 milioni di euro nel 2004) e l’EBIT (risultato operativo) è negativo per 38 milioni di euro (+17 milioni di euro nel 2004). Le variazioni organiche, che escludono le variazioni dei cambi, del perimetro, gli elementi eccezionali e i costi di start up, risultano negative di 39 milioni di euro per l’EBITDA e per l’EBIT.

Gli investimenti industriali ammontano a 19 milioni di euro, in crescita di 4 milioni rispetto all’esercizio precedente.

EMISSIONI OBBLIGAZIONARIE, OBBLIGAZIONI IN SCADENZA E STRUTTURA DEL DEBITO
Nel corso del 2005, principalmente grazie all’elevata generazione di cassa, alla razionalizzazione delle partecipazioni non strategiche e alla conversione del prestito obbligazionario convertibile 2001-2010, il Gruppo è stato in grado di riassorbire oltre un terzo del costo complessivo dell’integrazione Telecom Italia/Tim, operazione di importanza strategica per il Gruppo e apprezzata anche dalle agenzie di rating.

Il Gruppo, negli ultimi anni, ha costantemente operato per migliorare la “qualità” del proprio debito. Attualmente la vita media è pari a 7,4 anni e registra un significativo “allungamento” rispetto ai 4,6 anni del 2001. Il costo medio, invece, è pari a circa il 4,9%.

Nel corso del 2005 il Gruppo Telecom Italia ha effettuato quattro emissioni obbligazionarie rientranti nell’ambito del programma di emissioni obbligazionarie Euro Medium Term Note Programme da Euro 10 miliardi, di cui in data 10 febbraio 2006 è stato successivamente aumentato il tetto fino a Euro 15 miliardi. In sintesi:  

Inoltre, in data 28 settembre 2005 la controllata lussemburghese Telecom Italia Capital S.A. ha emesso titoli interamente garantiti da Telecom Italia S.p.A. per complessivi 2.500 milioni di dollari USA. L’emissione, a valere sulla Shelf Registration da US$ 10 miliardi della società, è avvenuta in tre tranche:

Le suddette emissioni hanno consentito l’integrale copertura dei prestiti obbligazionari in scadenza nel 2006 e l’avvio del rifinanziamento di quelli in scadenza nel 2007. In data 30 Gennaio 2006 Telecom Italia ha infatti rimborsato anticipatamente il prestito obbligazionario denominato “TELECOM ITALIA S.p.A. Euro 1,000,000,000 Floating Rate Notes due 2007”, con scadenza originaria 29 ottobre 2007.

Di seguito si elencano, espressi al valore di rimborso e al netto dei titoli propri riacquistati, i prestiti obbligazionari in scadenza nei 18 mesi successivi alla chiusura di bilancio al 31.12.2005 emessi da Telecom Italia S.p.A. e Telecom Italia Finance con garanzia Telecom Italia S.p.A :

CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA E PROPOSTA DISTRIBUZIONE DIVIDENDO
Il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato al Presidente di convocare l’Assemblea degli azionisti per il giorno 12 aprile 2006, in prima convocazione e, occorrendo, per il giorno 13 aprile, in seconda. Considerata la misura dell’utile netto d’esercizio, viene proposto un miglioramento della remunerazione del capitale sociale rispetto allo scorso anno, mediante distribuzione di un dividendo calcolato sulla base dell’importo di 0,14 euro per ciascuna azione ordinaria (+28,1% rispetto al dividendo di competenza dell’esercizio 2004) e di 0,151 euro per ciascuna azione di risparmio (+25,5% rispetto al dividendo di competenza dell’esercizio 2004).

Il dividendo sarà messo in pagamento dal 27 aprile 2006, con stacco cedola in data 24 aprile 2006.

Ulteriori argomenti all’ordine del giorno dei lavori assembleari sono il rinnovo del Collegio Sindacale, in scadenza; le determinazioni conseguenti alla cessazione di due Amministratori (Marco De Benedetti e Giovanni Consorte); la modifica dei compensi della società di revisione Reconta Ernst & Young per l’ultimo esercizio del triennio 2004-2006.

PROPOSTA AUTORIZZAZIONE PER BUY BACK PER UN CONTROVALORE MASSIMO PARI A 1 MILIARDO DI EURO
All’Assemblea sarà altresì sottoposta la richiesta di autorizzazione all’acquisto e all’alienazione di azioni proprie ordinarie e/o di risparmio, nei limiti massimi di legge e per un controvalore complessivo non superiore a un miliardo di euro. La proposta è finalizzata a mettere a disposizione del Consiglio di Amministrazione uno strumento a largo spettro, da utilizzare solo se e quando se ne presenti l’opportunità e l’occasione anche al fine di regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi di borsa. L’eventuale realizzazione del riacquisto avverrebbe comunque nei limiti dell’assetto finanziario prefigurato, senza effetti peggiorativi sugli obiettivi di riduzione dell’indebitamento che Telecom Italia si pone.

CORPORATE GOVERNANCE
Il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto del quadro normativo così come modificato dalla recente legge in materia di abuso di mercato, ha adottato specifica procedura per la gestione e la comunicazione al pubblico delle informazioni privilegiate, che – istituendo il Registro delle persone aventi accesso a informazioni privilegiate, operativo dal 1° aprile prossimo – ne disciplina la disclosure, proteggendone la riservatezza nella fase della formazione.

Lo stesso Consiglio, nel rinviare a un momento successivo l’adeguamento dello statuto alla Legge sul Risparmio, ha altresì adottato, così come previsto dal codice civile, una apposita procedura finalizzata a rendere oggettivo il trattamento delle operazioni con parti correlate a Telecom Italia, effettuate da società del Gruppo. Entrambi i nuovi strumenti sono in fase di diffusione e saranno consultabili a breve sul sito www.telecomitalia.it

I lavori consiliari sono stati aggiornati al pomeriggio per la prosecuzione della trattazione dell’ordine del giorno con l’esame del budget e degli obiettivi strategici 2006-2008.

 

* I risultati economico finanziari del Gruppo Telecom Italia dell’anno 2005 e dei relativi periodi di confronto sono stati redatti secondo i principi contabili IAS/IFRS. I dati dei periodi posti a confronto sono stati rielaborati tenendo conto delle attività cedute o in fase di dismissione: Gruppo Entel Chile, Gruppo Finsiel, Digitel Venezuela, TIM Hellas, Tim Perù ed il Gruppo Buffetti. In particolare, il conto economico consolidato dell’esercizio 2005 include il risultato dei primi tre mesi del gruppo Entel Chile (in quanto ceduto a fine marzo 2005), dei primi cinque mesi di Tim Hellas (in quanto ceduta a inizio giugno 2005), del primo semestre del gruppo Finsiel (in quanto ceduto nel mese di giugno 2005) e dei primi sette mesi di Tim Perù (in quanto ceduta nel mese di agosto 2005). Inoltre nel corso del 2005 sono uscite dal perimetro di consolidamento: Databank, Televoice, Innovis, Cell-Tel, Olivetti Lexikon Nordic AB, Olivetti Servicios Y Soluciones, Olivetti Tecnost Africa e Med1IC-1, mentre è entrata a far parte del perimetro di consolidamento Liberty Surf.

Exit mobile version