COMUNICATO STAMPA
L¿identità del libro oggi. Tra quotidiani, tv, radio, internet e contenuti online. Esiste, ma resiste? Se ne parlerà in modo approfondito a Anche la concorrenza fa sinergia: i libri e gli altri media, la terza sessione degli Stati generali dell¿editoria.
L¿evento, voluto dall¿Associazione Italiana Editori (AIE) e dal titolo ¿Più cultura, più lettura, più Paese¿, in programma il 14 e il 15 settembre a Roma alla Sala dello Stenditoio di San Michele a Ripa, nasce per affrontare insieme ad esperti dei diversi settori, membri del Governo, responsabili di amministrazioni nazionali e locali, politici, economisti, giornalisti, esperti del mondo dei media, i nodi cruciali del ¿progetto ¿ cultura¿ nel Paese: in particolare, i temi dell¿istruzione – formazione, della promozione del libro e della lettura e, terzo ma non certo ultimo, della sinergia tra editoria libraria e altri media.
¿Non siamo convinti che l¿arrivo di altri media distragga dalla lettura, anzi siamo certi che la incoraggi ¿ spiega il vice presidente dell¿AIE, Ferruccio de Bortoli -, soprattutto se si è già lettori di libri e di carta stampata. Allo stesso modo non siamo convinti che lo sviluppo, a volte caotico, dei tipi di comunicazione che passano su media diversi, come ad esempio i telefonini, possa impoverire il linguaggio. Anzi, una maggiore ricchezza di offerta, di supporti, di media ha modificato il linguaggio in termini positivi. E questo fenomeno si riflette anche sul libro, sulle modalità di espressione degli scrittori, primi fra tutti i giovani autori artefici di una evoluzione del linguaggio che è insieme arricchimento e nuova forma letteraria. Vorremmo che il mondo del libro mantenesse questa centralità, si riconfermasse come il più importante bacino della creatività, dando a tutti gli altri media gli aiuti e supporti necessari, in uno spirito di collaborazione, ma senza esserne schiacciato sul piano normativo, industriale e finanziario¿.
Le cifre: Nel 2002 vennero vendute 44-45 milioni di copie di libri allegati a quotidiani e periodici per un giro d¿affari di 220milioni di euro. Lo scorso anno si è arrivati a un valore compreso tra 62-64milioni di copie e 328milioni di fatturato (rispettivamente + 41,5% e + 49,1%). Nel 2004 il mercato dovrebbe attestarsi attorno alle 72-75milioni di copie e forse anche superarle ¿ alcune iniziative importanti sono state avviate nelle scorse settimane ¿ con un fatturato prevedibile (e prudenziale) di 395-400milioni di euro, l¿11% del mercato complessivo del libro oppure il 31% del mercato dell¿editoria di varia adulti e ragazzi venduta il libreria, punti vendita della Grande distribuzione, Internet e saloni e fiere del libro. Una crescita dovuta certamente ad un aumento delle copie vendute ma anche a un diverso mix di prezzo, visto che dal romanzo o dal libro d¿arte di divulgazione ci si è spostati sul prodotto di reference: enciclopedie, storie universali.
Ma l¿identità del libro allora resiste? La risposta è sì, ma non sempre. Resiste (benissimo) tra i dizionari (li usa il 61% per tradurre una parola contro il 10% che usa un cd rom o il 15% che usa Internet), tra le enciclopedie (le usa il 42 % contro il 22% dei cd rom), tra i libri di cucina (48 % contro il 3% dei cd rom o il 15 % di Internet, e dei periodici). Va un po¿ meno bene nel settore educativo, dove siamo in presenza di una integrazione tra i media tradizionali (carta) e digitali. Ad esempio se il 37% usa i libri per cercare materiali di studio nella scuola dell¿obbligo e le superiori, c¿è un 15 % che usa i cd rom e il 31% Internet. All¿università il rapporto è ancora più a favore di Internet (lo usa il 43 % per recuperare materiali di studio contro il 26% che usa libri e manuali; Fonte: Ispo per AIE, 2004).
Resiste meno in televisione che dedica sempre meno spazio al libro: abbiamo censito non più di 15 trasmissioni televisive (di cui 10 nei canali satellitari) che parlano di libri. Manca o si riduce a casi sporadici l¿inserimento sistematico del libro come approfondimento informativo.
Resiste al cinema: da gennaio 2000 a maggio 2004 ben 217 film usciti nelle sale italiane erano tratti da libri (18 solo nei primi 5 mesi di quest¿anno). Resiste ¿ ed è ancora una volta un problema di cultura ¿ dove l¿individuo sa integrarlo assieme ai giornali, Internet, l¿informazione e lo spettacolo televisivo, come uno dei fattori di quel pluralismo informativo e culturale indispensabile oggi per comprendere e interpretare i tanti fenomeni della modernità.
La sessione – Al centro della terza sessione, il 15 settembre alle 9.30, il tema Anche la concorrenza fa sinergia: i libri e gli altri media. Le tesi degli editori saranno presentate dal presidente del Gruppo editoria di varia di AIE, Ferruccio de Bortoli.
A discuterne i massimi esponenti della tv, con il consigliere di amministrazione della Rai Marcello Veneziani e il Direttore Centrale Comunicazione e Informazione Mediaset Mauro Crippa, del mondo dei quotidiani, con l¿amministratore delegato del gruppo Il Sole 24 Ore Giuseppe Cerbone. E ancora il giornalista e scrittore Alain Elkann, l¿onorevole Giuseppe Giulietti, l¿editore Giuseppe Laterza. Moderatore sarà il giornalista radiofonico Marino Sinibaldi, conduttore di Fahreneit ¿ Radio Rai 3.
Il confronto si chiuderà con le risposte del ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri.
Ma parlare del mondo libro significa anche affrontare il tema della tutela e del rispetto del diritto d¿autore. Ne parlerà il presidente del cda Sugar srl e ad Sugar Music, Caterina Caselli (Il diritto d¿autore è un motore del benessere).