Riavviata e ampliata la partnership tra Sirti e LPTIC

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COMUNICATO STAMPA


L’Amministratore Delegato di Sirti S.p.A., Stefano Lorenzi, ha incontrato domenica 1° aprile a Tripoli il professor Majdi Ashibani, Chairman della Libyan Post Telecommunication Information Technology Company (LPTIC).

 

L’incontro è stata l’occasione per procedere alla ricostituzione degli organi sociali della Joint Venture SIRT, società partecipata al 55% da Sirti e dal 45% da LPTIC. Attraverso la nomina del nuovo consiglio di amministrazione di SIRT, la Joint Venture potrà ora riprendere le attività previste dai contratti – per un valore complessivo di oltre 50 milioni di – interrotti nel periodo bellico.

 

Grazie a questo importante incontro – ha spiegato l’AD di Sirti, Lorenzi – potremo riprendere l’attività che eravamo stati costretti a sospendere in Libia, ma soprattutto attivare una fattiva collaborazione con il nuovo Governo. La LPTIC ci consentirà di contribuire alla ricostruzione del Paese e di estendere le nostre aree di sviluppo oltre alla telecomunicazioni, anche alle infrastrutture, all’energia e ai trasporti.”

 

Durante la riunione infatti non si è discussa soltanto la necessità di ripristinare in tempi brevi la funzionalità della rete di telecomunicazione in fibra ottica costruita nello scorso triennio e danneggiata durante la recente guerra civile ma anche di partire in tempi brevi con la costruzione della parte mancante. L’incontro è stato inoltre l’occasione per valutare la possibilità di integrare il numero e la tipologia di attività che potranno essere svolte dalla Joint Venture. In questo modo, SIRT potrà estendere le proprie aree di intervento anche al settore delle infrastrutture, dell’energia e dei trasporti rispettando il commitment della società italo-libica di trasferire know how nella progettazione e realizzazione di importanti progetti anche in questi settori.

 

SIRTI IN LIBIA

Commercialmente attiva sin dagli anni ’70 in Libia, Sirti negli anni ’80 ha realizzato il principale progetto di telecomunicazioni del Paese realizzando una rete in rame dedicata alle telecomunicazioni di oltre 11mila km.

 

Dal 2007 la Società è presente in Libia attraverso Sirti Libyan Branch, con sede a Tripoli. Nel 2008 a Sirti Libyan Branch è stata affiancata SIRT Company for Technology & Engineering, una joint venture tra Sirti S.p.A. e Libyan Post Telecommunication & Information Company, LPTIC, focalizzata su iniziative non solo nel settore telecomunicazioni. Complessivamente SIRT contava prima della guerra civile 125 dipendenti, di cui 85 libici (tutt’ora in forza) e altri 40 sono di nazionalità italiana. Sia Sirti Libyan Branch sia SIRT sono state operative fino al febbraio 2011, quando, in conseguenza ai segnali variazione del quadro politico e a seguito delle indicazioni del ministero degli Esteri, Sirti S.p.A. ha fatto rientrare il personale espatriato e attivando per tutti i contratti in corso la clausola di “force majeure”.

 

Nei mesi successivi, nonostante l’impossibilità per SIRT di operare, a tutto il personale libico è stata garantita la continuità nel trattamento economico. Nel corso di una serie di incontri che si sono tenuti a partire dalla fine del 2011 con i rappresentanti del Comitato Nazionale di Transizione (CNT) e il Ministero dei Trasporti, i rappresentanti libici hanno confermato l’interesse a riattivare la Joint Venture e a valutare la possibilità di estendere oltre alle telecomunicazioni le aree di attività in cui opererà SIRT. Già dal novembre del 2011 un dirigente italiano di Sirti S.p.A. è rientrato a Tripoli al fine di garantire il riavvio dell’operatività.

 

In attesa della riattivazione del Consiglio di Amministrazione, avvenuta il 1° di aprile 2012, Sirti aveva già avviato le procedure necessarie per rimuove la clausola di forza maggiore dai contratti in essere, identificando candidati per garantire piena operatività a SIRT e i membri da proporre per il rinnovo del Consiglio stesso.

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