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Rfid e Sanità: sicurezza e qualità al polso del paziente

COMUNICATO STAMPA


L’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano e Intel, il maggior costruttore di chip e uno dei maggiori fornitori di prodotti per il mercato personal computing, networking e communication, annunciano la realizzazione di un progetto destinato a migliorare la qualità delle cure e del rapporto medico-paziente e a prevenire errori medici e chirurgici.

La sperimentazione prevede che i dati di ogni paziente (anagrafica, cartella clinica, percorsi di cura e eventuali variazioni, ecc…) vengano registrati nell’archivio centrale. Il giorno prima dell’intervento, il chirurgo o l’anestesista riportano dalla documentazione sanitaria i dati clinici individuati e condivisi, il tipo di intervento chirurgico e il lato su cui intervenire, su specifiche etichette identificative (“tag“) applicate poi alla cartella clinica e a un bracciale al polso del paziente. Semplicemente avvicinando il proprio palmare alle tag, il personale medico e infermieristico è in grado di verificare tutte le informazioni e integrarle con eventuali modifiche e osservazioni, e garantire così maggiore tutela del paziente.

Il progetto è partito sotto forma di sperimentazione nel reparto di oculistica di Niguarda con oltre 50 pazienti volontari, e si basa sull’utilizzo di tecnologie RFID (Radio Frequency Identification) con la collaborazione di Autentica, Società specializzata in soluzioni RFID in ambito sanitario. La necessaria mobilità del personale medico e infermieristico è assicurata da un sistema avanzato di Wireless Mobility, specificamente progettato per la sanità. Gli operatori potranno accedere alla rete aziendale anche dal letto del paziente mediante palmari forniti dalla Società Dangaard Telecom con tecnologia Intel® Xscale, e tablet-PC con tecnologia Intel® Centrino.
L’obiettivo del progetto è ridurre quei fattori istituzionali, organizzativi, gestionali e di lavoro individuale che possono influenzare l’incidenza di errori in medicina. Dall’analisi del rischio si è rilevato che il percorso assistenziale in chirurgia contiene delle insufficienze latenti, e in particolare la possibilità di identificare il paziente e sottoporlo al giusto intervento programmato.

“Tutti i pazienti coinvolti nella sperimentazione – afferma la dr.ssa Luciana Bevilacqua (Direttore S.C. Servizio Qualità -‘A.O. Niguarda) – hanno dimostrato di apprezzare l’utilizzo di queste nuove tecnologie e hanno confermato di sentirsi più sicuri, grazie a questi procedimenti”.

Anche medici e infermieri hanno accettato con entusiasmo l’utilizzo del palmari e dei tablet-Pc in corsia e hanno confermato che le relazioni personali e professionali con i pazienti ne hanno tratto beneficio.

“L’Ospedale Niguarda è una delle strutture ospedaliere pubbliche tecnologicamente più avanzate in Italia, e siamo lieti di essere stati scelti per la realizzazione di questo progetto” – ha commentato invece Luca Romani (Government & Healtcare Director di Intel Corporation Italia).

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