COMUNICATO STAMPA
A livello mondiale si sta affermando un nuovo paradigma informatico basato sulla fruizione in rete dei servizi informatici (grazie alla connessione a banda larga) senza più la necessità di acquistare hardware e software ma pagando solo il reale utilizzo del servizio, così come avviene per l’erogazione dei servizi di acqua, luce e gas. Questo nuovo modello viene chiamato “cloud computing“. Il numero degli operatori che hanno iniziato a proporre queste soluzioni è ancora limitato, in particolare in Veneto. Proprio per diffondere lo sviluppo di servizi basati sul modello del “cloud computing” fra le imprese venete del software e dei servizi informatici la Regione Veneto ha previsto la concessione di contributi a fondo perduto.
Il bando con i termini e la modulistica per è stato pubblicato sul BUR n. 35, fissando al 6 settembre alle ore 13.00 la scadenza per la presentazione delle domande. Il bando ha una dotazione finanziaria complessiva di 2.304.430 euro a valere sul Programma Operativo FESR Competitività Regionale ed Occupazione 2007/2013.
“Il provvedimento – fa rilevare il vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato – ha come obiettivo lo sviluppo di servizi informatici innovativi per il mondo della piccola e media impresa veneta. Nel contesto attuale il modello in uso in gran parte delle aziende si basa sull’acquisto di prodotti software standardizzati, pagati tipicamente a licenza d’uso. Con questa azione, l’amministrazione regionale intende promuovere e creare reti di servizi tra e per le PMI, assegnando contributi per progetti di sviluppo o di migrazione di uno o più servizi applicativi basati invece sul “cloud computing”“. Il contributo concedibile non potrà superare il limite massimo di duecentomila euro.