COMUNICATO STAMPA
Di seguito il testo della lettera a sostegno dell’Appello Donne e Media inviata a Lorenza Lei, Direttore generale della Rai, con la proposta di una maggiore impegno dell’emittente pubblica nel rappresentare l’universo femminile in maniera meno stereotipata e più conforme alla realtà.
“Come a Lei noto, l’Appello Donne e Media ha avviato una serie di proposte per migliorare la rappresentazione delle donne nelle tv e negli altri mezzi di comunicazione. Gli obiettivi hanno avuto il sostegno in primis del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nonché di un’ampia rappresentanza parlamentare, della pubblica amministrazione, dell’imprenditoria, dell’economia e della finanza, dell’università, della ricerca scientifica, della magistratura, dell’avvocatura e delle associazioni storicamente impegnate nell’affermazione dei diritti delle donne.
La prima realizzazione delle riforme avanzate dall’Appello è l’inserimento dei tredici emendamenti che abbiamo proposto in fase di rinnovo del contratto di servizio pubblico, oggi in vigore, per una rappresentazione del mondo femminile realistica e non stereotipata.
Tali tematiche sono state al centro del seminario sul tema “quali azioni mettere in campo per avviare un nuovo corso nella rappresentazione delle donne nel servizio pubblico radiotelevisivo”, che si è tenuto il 24 novembre scorso, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, presso il parlamentino del Ministero dello Sviluppo Economico e che ha visto una numerosa e qualificata partecipazione dei soggetti firmatari dell’Appello.
A conclusione dei lavori, si è convenuto di sottoporre alla Sua attenzione le proposte emerse nel corso del dibattito, quale contributo per la realizzazione degli impegni che l’azienda Rai ha voluto assumere, sottoscrivendo il contratto di servizio, e con ciò dando un segnale di grande rinnovamento culturale:
- considerare l’esigenza di inserire nella programmazione su tutte le reti nuove trasmissioni e, in quelle già in palinsesto, promuovere uguale rappresentanza di genere nelle scelte delle presenze e pari opportunità di accesso delle donne negli spazi informativi o di intrattenimento, secondo un’ottica non stereotipata ma rappresentativa della pluralità dell’universo femminile;
- valutare l’opportunità di dedicare una apposita “struttura”, dotata delle competenze necessarie alla realizzazione di prodotti di informazione e di intrattenimento; non un gineceo ma un’agorà, in cui il “sommerso femminile” possa essere rappresentato nella sua complessità e nella sua interezza, nel confronto reale e non stereotipato con l’altro sesso;
- prevedere un percorso per la valorizzazione delle professionalità femminili ai vertici della governance dell’azienda ed una paritaria rappresentanza in sede di consiglio di amministrazione; inserire altresì nella commissione paritetica Rai-Governo, prevista per il monitoraggio dell’applicazione del contratto di servizio, almeno un/una componente con specifiche competenze in materia di genere.
Nel corso del seminario si è condivisa la necessità di convocare un tavolo congiunto permanente per avviare l’analisi dei dati dell’azienda pubblica radiotelevisiva, in relazione al lavoro femminile ed alla partecipazione alla governance e per promuovere percorsi formativi per giornalisti e autori, finalizzati ad un’informazione ed una produzione di contenuti del servizio pubblico attenti alla prospettiva di genere.
Confidando che proprio dall’azienda RAI, così come auspicato dal Presidente della Repubblica, possa avviarsi quel nuovo corso nella rappresentazione delle donne nel servizio pubblico radiotelevisivo, Le chiediamo un incontro per confrontarci sulle proposte emerse.
Le porgiamo, con l’occasione, un sentito augurio di Buon Lavoro.“