COMUNICATO STAMPA
Il programma di navigazione satellitare Galileo dell’UE dovrebbe ottenere i finanziamenti necessari per sviluppare una strategia a lungo termine. Inoltre, anche il programma europeo per l’osservazione della terra (GMES) dovrebbe essere ufficialmente incluso all’interno del budget pluriannuale 2014-2020, secondo il progetto di risoluzione sulla strategia spaziale europea redatta dal deputato italiano di centro destra Aldo Patriciello. Giovedì 19 gennaio, i deputati saranno chiamati al voto.
La politica spaziale europea mira a favorire il progresso tecnologico e scientifico stimolando l’innovazione industriale e la competitività. “L’industria spaziale europea genera un volume d’affari pari a 5,4 miliardi di euro e impiega 31.000 persone altamente qualificate” ha dichiarato Aldo Patriciello spiegando che le attività spaziali sono “vitali alla crescita e allo sviluppo della nostra società“.
Galileo significa indipendenza
Le priorità della politica spaziale europea sono Galileo e il programma europeo per l’osservazione della terra (GMES). Oltre al cambiamento climatico, la sicurezza, la competitività e l’esplorazione spaziale.
Galileo sarà il primo sistema mondiale di navigazione satellitare realizzato a fini civili e permetterà un’alternativa concreta al sistema americano GPS. “Galileo potrebbe permettere all’Unione europea di essere indipendente in un settore fondamentale“. “Se riusciremo a ottenere in tempi ragionevoli 27 satelliti, più altri satelliti di riserva e una struttura appropriata a terra, Galileo sarà un vero valore aggiunto in termini di autentificazione e di alta precisione, capace di sostenere l’Unione dal punto di vista economico e sociale“.
Senza finanziamenti, gli investimenti saranno stati inutili
Il programma GMES è uno strumento di osservazione utile alla lotta contro il cambiamento climatico grazie al sistema di allerta preventiva e di gestione delle urgenze.
Fino ad oggi, questo programma é stato finanziato dall’Unione europeo. Nonostante ciò, la Commissione ha indicato che dopo il 2013 potrebbe essere finanziato da un accordo intergovernativo. Il deputato Patriciello teme che questo cambiamento potrebbe mettere in pericolo lo sviluppo del progetto: “Spero che la Commissione inserirà il GMES all’interno del budget pluriannuale 2014-2020. Senza finanziamenti, gli investimenti saranno stati inutili“.