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Siemens technologies: il wireless a sorveglianza del patrimonio culturale italiano

COMUNICATO STAMPA


Le tecnologie più innovative si mettono al servizio dei beni culturali per garantire sistemi antincendio adeguati alla sicurezza di ambienti di pregio artistico, storico e architettonico. E’ quanto accade a Siena, dove i ricercatori di Ingegneria dell’informazione dell’Ateneo cittadino hanno collaborato con Siemens Building Technologies per testare sofisticate soluzioni antincendio basate su dispositivi wireless, capaci di proteggere il nostro patrimonio culturale senza dover richiedere interventi troppo invasivi.

L’Italia è un vero e proprio museo a cielo aperto, con oltre 20 mila strutture tra palazzi, ville e castelli, più 10 mila chiese e 3.500 musei. Secondo l’Unesco ben il 60% del patrimonio artistico mondiale si trova nel nostro Paese.

Tuttavia sono ancora molto pochi in Italia gli edifici storici e i musei dove è presente un sistema antincendio, esponendo così una vasta parte del nostro patrimonio culturale a gravi rischi, senza considerare il pericolo per le persone presenti nelle strutture. La causa di questa mancata protezione risiede essenzialmente nel fatto che i dispositivi antincendio, nella loro versione cablata, richiedono interventi strutturali troppo invasivi, presentando anche dei limiti dal punto di vista estetico.

Dunque per tutelare il patrimonio artistico presente nel nostro territorio, l’Università di Siena in sinergia con i Vigili del Fuoco e la divisione Building Technologies di Siemens ha dato il via ad un programma di test finalizzati a sperimentare l’utilizzo di soluzioni antincendio wireless negli edifici di grande valore culturale.

Questo progetto si pone l’obiettivo di sperimentare l’affidabilità e il livello di sicurezza dei dispositivi wireless per definire delle linee guida in attesa di una normativa che regoli il settore. In questo senso, un significativo passo in avanti è rappresentato dal Decreto Ministeriale del 9 maggio 2007 che ha sancito il passaggio da un approccio puramente prescrittivo ad uno di tipo ingegneristico. Infatti per l’installazione di sistemi antincendio questo provvedimento introduce una valutazione ad hoc a seconda delle caratteristiche dell’edificio: un processo che si rivela ottimale specialmente in ambito culturale, dove le variabili da considerare sono numerose.

Siemens ha contribuito al programma grazie alla sua tecnologia, soprattutto per quanto riguarda i rivelatori antincendio wireless, studiati per applicazioni in contesti difficili. Dopo una prima fase di sperimentazione nei laboratori di Zug in Svizzera dove ha sede l’headquarter mondiale della divisione Building Technologies di Siemens, si è proseguito realizzando test pratici e prove nel complesso museale Santa Maria della Scala per determinare il loro reale funzionamento e i requisiti necessari. Nel cuore di Siena, Santa Maria della Scala è stato uno dei più antichi ospedali europei, prima di essere oggetto di un’importante operazione di recupero a fini culturali. La scelta di questo grande complesso è significativa anche per l’estensione dell’edificio: 350.000.000 metri cubi.

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, durante la sperimentazione è stato utilizzato il sistema Telerex, un dispositivo di rivelazione antincendio wireless con efficienza pari a quella della versione cablata. Funzionando via radio, Telerex è ideale per applicazioni dove non è possibile utilizzare cavi o interrompere l’attività per un lungo periodo. Tra le sue caratteristiche, particolarmente interessanti sono la verifica della funzionalità di qualsiasi dispositivo entro 30 secondi, l’attivazione automatica della scelta del miglior canale radio di base, di quello di back up ed il conseguente cambio automatico in caso di interferenze radio. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal collegamento multi-hop che assicura l’arrivo delle segnalazioni di allarme in qualsiasi situazione.
 

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